News
Archivio newsEnpacl ottiene la certificazione di qualità ISO 37001:2016
L’Ente Nazionale di previdenza dei Consulenti del Lavoro ha ottenuto la certificazione del proprio sistema ‘anticorruzione’, in base alle norme di qualità ISO 37001:2016, a conclusione del lungo iter certificativo, effettuato dall’organismo terzo ’Lloyd’s Register Quality Assurance Italy Srl’. L’Ente diviene così un ulteriore presidio alla corruzione, oltre al Modello di prevenzione dei rischi da reato ex d.lgs. n° 231/2001, adottato sin dall’anno 2010.
Con un comunicato stampa, l’Ente Nazionale di previdenza dei Consulenti del Lavoro (ENPACL) ha comunicato di aver ottenuto la certificazione del proprio sistema ‘anticorruzione’, in base alle norme di qualità ISO 37001:2016. La positiva conclusione del lungo iter certificativo, effettuato dall’organismo terzo ’Lloyd’s Register Quality Assurance Italy Srl’, consente all’ENPACL di disporre di un ulteriore presidio alla corruzione, oltre al Modello di prevenzione dei rischi da reato ex d.lgs. n° 231/2001, adottato sin dall’anno 2010.
L’Ente conta oltre 25.000 professionisti iscritti ed eroga più di 10.000 pensioni. Ha chiuso l’esercizio 2019 con ricavi che sfiorano i 250 milioni di euro, un avanzo di 80 milioni di euro e riserve che arrivano a 1,3 miliardi di euro. “Portiamo la responsabilità di amministrare il risparmio previdenziale dei Consulenti del Lavoro – ha dichiarato il Presidente Alessandro Visparelli – e cerchiamo di tenere alti i principi di trasparenza e correttezza. Le statistiche affermano che la corruzione è un fenomeno piuttosto diffuso nel nostro Paese. La natura pubblica svolta dall’ENPACL ci ha consigliato di strutturare un sistema adeguato a prevenire ogni forma di comportamento disonesto, dagli appalti alla gestione del patrimonio”.
ISO 37001 è il primo standard internazionale sui sistemi di gestione, progettato per aiutare le organizzazioni a combattere il rischio di corruzione, sia nella loro attività, sia lungo l’intera catena di fornitura, da parte dell’organizzazione, dei suoi dipendenti e degli stakeholders. È poco frequente nelle aziende private e quasi assente nella Pubblica Amministrazione e viene adottato da quelle organizzazioni che non tollerano comportamenti illeciti, di qualsiasi tipo, in quanto contrari all’etica cui ispirano la propria azione amministrativa.