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Archivio newsSuperbonus 110%: presentate le criticità in audizione al parlamento
L’eliminazione della possibilità di trasformare la detrazione in credito d’imposta usufruibile direttamente da parte del beneficiario della detrazione stessa; l’esclusione delle abitazioni di categoria catastale A/1, A/8 e A/9; il periodo di durata troppo limitato sono gli aspetti critici della normativa sul superbonus del 110 per cento (eco e sisma) presentati, nel corso di un’audizione, da Confedilizia alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria.
Con un comunicato stampa del 15 luglio 2020 Confedilizia fa presente gli aspetti critici della normativa sul superbonus del 110 per cento (eco e sisma) rappresentati alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria nel corso di un’audizione.
Precisamente le principali criticità sono:
- l’eliminazione della possibilità di trasformare la detrazione in credito d’imposta usufruibile direttamente da parte del beneficiario della detrazione stessa;
- esclusione delle abitazioni di categoria catastale A/1, A/8 e A/9;
- periodo di durata troppo limitato.
Nella versione originaria del testo dell’articolo 121 del decreto rilancio era previsto, oltre allo sconto in fattura, la trasformazione della detrazione in credito d’imposta in capo al beneficiario della detrazione, possibilità che, nel corso dell’esame alla Camera, è stata eliminata.
Il dott. Francesco Veroi, responsabile del Coordinamento tributario di Confedilizia ha dichiarato che “Tale soppressione appare un’opportunità mancata, laddove lo strumento della trasformazione avrebbe costituito una vera rivoluzione nel panorama dei bonus fiscali” per la casa.
Con essa, infatti, si sarebbe potuto utilizzare il credito non solo per l’Irpef, ma anche per l’Iva, le ritenute, l’Imu. Inoltre, ciò avrebbe permesso di fruire dell’intero importo, non dovendo il contribuente sostenere alcun onere finanziario connesso alla cessione, come invece avviene nel caso di cessione a terzi.
Inoltre, secondo Confedilizia, l'esclusione di alcune tipologie di case impropriamente considerate di lusso, in particolare quelle di categoria catastale A/1, rischia di compromettere l’uso del superbonus in condominio, per gli evidenti effetti divisivi che potrà avere sulle decisioni delle assemblee in caso di compresenza di abitazioni di categorie diverse.
Infine, in merito alla durata dell’incentivo, Confedilizia ritiene indispensabile, perché la misura possa ottenere gli effetti sperati, che essa sia utilizzabile almeno sino alla fine del 2022. I lavori interessati sono per la maggior parte di grande rilievo e quindi richiedono tempi di programmazione non brevi. In più, essi riguardano essenzialmente i condominii, le cui procedure decisionali sono articolate.