Prima udienza venerdì del procedimento avviato dalla banca guidata da Victor Massiah contro il gruppo capitanato da Carlo Messina. Tesi dell’accusa: l’Ops avrebbe perso efficacia. E l’Istat comunica l’indice di fiducia degli investitori in luglio.

Due anni complicatissimi, dominati dalla tragedia del Ponte Morandi. E segnati anche, tra i patriarchi della famiglia Benetton, dalla morte di Carlo e Gilberto. Non è un mistero che, rispetto sia al dramma di Genova sia alla gestione dell’intero gruppo, Luciano il Fondatore e il figlio Alessandro abbiano visioni spesso opposte a quelle della seconda generazione degli altri tre rami della dinastia. Questo non sarebbe il momento per (eventualmente) prendere strade diverse e metter magari mano agli assetti azionari, quindi probabilmente non accadrà, ma i nodi mai affrontati del passaggio di poteri dai quattro fratelli che crearono l’impero ai rispettivi eredi sono comunque più che mai sul tavolo. Incomincerà ad affrontarli, oggi, l’assemblea della cassaforte Edizione Holding che dovrà definire la nuova governance e nominare il presidente.

Dior è, insieme a Chanel, l’essenza stessa della moda francese. C’è però moltissimo di italiano, nel successo che il marchio continua ad avere: il presidente e amministratore delegato è Pietro Beccari, il direttore creativo Maria Grazia Chiuri. Il primo viene da Parma. La seconda, nata a Roma, è figlia di un pugliese ed è anche “in omaggio alle origini” della famiglia che ha proposto e poi scelto insieme al Ceo la location decisamente insolita per uno show dell’alta moda globale. Lecce, capitale barocca del Sud, avrebbe dovuto ospitare già in giugno le centinaia di ospiti invitati da tutto il mondo per la Dior Cruise Collection 2021. Quasi un anno di lavoro, per prepararla. Poi è arrivato il Covid-19 e anche il Fashion System si è bloccato. L’appuntamento della maison con Lecce era stato però solo stato rimandato: non ci sarà pubblico, ovviamente, ma dalla piazza del Duomo l’evento andrà regolarmente in scena ed è, a questo punto, lo streaming più atteso dal settore per l’estate 2020. Così importante per la città che ad affiancare il sindaco Carlo Salvemini, nella conferenza stampa organizzata per confermare i dettagli logistici, si è presentato l’arcivescovo Michele Seccia.

Sul mercato lo scontro si chiuderà tra pochi giorni: martedì 28 sapremo quanti azionisti Ubi hanno risposto all’offerta di Intesa. Nel frattempo, la guerra esordisce in Tribunale, con la prima udienza del procedimento avviato dalla banca guidata da Victor Massiah contro il gruppo capitanato da Carlo Messina. Tesi dell’accusa: l’Ops avrebbe perso efficacia, Intesa avrebbe violato una clausola (la Material Adverse Change) della sua stessa offerta. Tesi della difesa: “Sebbene non abbia informazioni su possibili effetti pregiudizievoli della pandemia Covid su Ubi” (è su queste basi che i legali di Massiah hanno presentato il ricorso in Tribunale), dopo il via libera della Bce l’istituto milanese “ritiene che questi non dovrebbero modificare negativamente l’attività della banca né avere effetti per l’Ops e per la stessa Intesa”.

Seguiremo la Germania, dove a luglio l’indice di fiducia degli investitori (lo Zew) è sceso oltre le aspettative e dai 63,4 punti di giugno è scivolato a 59,3? Lo dirà oggi l’ISTAT. Parametri di riferimento: il mese scorso, rispetto a maggio, l’indice era migliorato da 52,7 a 65,4 punti sul fronte le imprese e da 94,3 a 100,6 tra i consumatori. Ma eravamo appena usciti dal lockdown. Per parlare di trend servono conferme.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2020/07/18/ops-intesa-ubi-arriva-tribunale