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Archivio newsVia libera del Governo al nuovo scostamento di Bilancio per cassa integrazione e liquidità imprese
Il Governo chiede l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento per il finanziamento del debito pubblico, per un valore di 25 miliardi di euro per gli anni dal 2020 al 2026. La Relazione al Parlamento, approvata dal Consiglio del 22 luglio 2020 evidenzia che saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni e non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi del Covid-19, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi.
E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri n. 57 del 22 luglio 2020, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, la relazione al Parlamento, da presentare alle Camere, ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT).
In tal modo, con la relazione, sentita la Commissione europea, il Governo chiede l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026.
Pertanto, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni (CIG).
Tra l’altro, non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi di liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi.
Inoltre, verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell’azione pubblica a tutti i livelli di governo.
Infine, verranno assicurate le risorse necessarie per far ripartire l’insegnamento in presenza in condizioni di sicurezza.
In ragione della richiesta di autorizzazione all’indebitamento formulata dalla relazione, il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è fissato all’11,9 per cento del PIL nel 2020. Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 157,6 per cento del PIL nel 2020.
Pur in un contesto di incertezza legato all’evoluzione della pandemia e della successiva fase di ripresa economica, il Governo conferma l’obiettivo di ricondurre verso la media dell’area euro il rapporto debito/PIL nel prossimo decennio, attraverso una strategia che, oltre al conseguimento di un adeguato surplus primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati.
Consiglio dei Ministri, comunicato stampa 22/07/2020, n. 57