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Archivio newsLegge Europea 2019-2020: l’adeguamento della normativa italiana agli obblighi imposti dall’UE
Libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi; libertà, sicurezza e giustizia; fiscalità, dogane e ravvicinamento delle legislazioni; affari economici e monetari; sanità; protezione dei consumatori; ambiente ed energia sono i temi delle misure necessarie per l’adeguamento della normativa italiana agli obblighi imposti dall’UE e recepite con l’approvazione di un disegno di legge nel Consiglio dei Ministri del 30 luglio 2020.
Il Consiglio dei Ministri del 29 luglio 2020 su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, ha approvato un disegno di legge recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – legge europea 2019-2020.
In particolare il disegno di legge interviene con misure necessarie per l’adeguamento della normativa italiana agli obblighi imposti dall’UE in materia di:
- libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi;
-libertà, sicurezza e giustizia;
- fiscalità, dogane e ravvicinamento delle legislazioni;
- affari economici e monetari; sanità;
- protezione dei consumatori;
- ambiente ed energia.
Il disegno di legge mira ad agevolare inoltre, la chiusura di otto procedure d’infrazione a carico dell’Italia, di un caso EU Pilot e di due casi ARES, nonché a garantire la corretta attuazione della sentenza pregiudiziale della Corte di Giustizia UE nelle cause riunite C-297/17, C-318/17 e C-319/17, in materia di inammissibilità delle domande di protezione internazionale e a recepire la rettifica della direttiva 2012/12/UE, in materia di etichettatura dei succhi di frutta ed altri prodotti analoghi destinati all’alimentazione umana.
Infine, prevede:
- l’aumento di 8 unità di cui può avvalersi il Comitato interministeriale per gli affari europei (CIAE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le politiche europee;
- il diritto di rivalsa dello Stato verso le Regioni o altri enti pubblici responsabili di violazioni del diritto dell’Unione europea;
- il rafforzamento delle strutture del Ministero dell'economia e delle finanze preposte alle attività di gestione, monitoraggio e controllo degli interventi UE per il periodo di programmazione 2021/2027;
- l’adeguamento della metodologia di controllo dei rendiconti elaborati dalle Amministrazioni titolari di programmi europei alle metodologie di auditing utilizzate nel contesto europeo;
- il tempestivo versamento all'Unione europea dei contributi a carico dell'Italia per il finanziamento del Bilancio generale dell'UE e a scongiurare il rischio dell'applicazione d'interessi di mora in caso di ritardato pagamento.