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La moda ritorna a Milano. E nel mondo tornano i Fridays for future

L’Istat lunedì presenta un report sulla situazione della ricerca pubblica e privata in Italia nel biennio 2018-2019. A Shanghai mercoledì si terrà la conferenza annuale per i clienti di Huawei.

Una buona occasione per verificare se il Paese sta passando dalle parole ai fatti. L’Istat fotografa in numeri quanti soldi vengono spesi in ricerca e sviluppo, quindi implementazione dei progetti e trasferimento tecnologico. Nel focus ci sono gli anni 2018 e 2019, ma con una stima anche sul 2020. Gli ultimi dati (2017) parlavano di un incremento del 2,7% in un anno, con una spesa totale di 24 miliardi. La parte del leone spetta alle imprese (15,2 miliardi) poi università (5,6 miliardi) e le istituzioni pubbliche in genere (2,9 miliardi). Dunque, attenzione ai numeri ma anche alla loro incidenza sul Pil. Ancora troppo bassa (1,38%) tre anni fa, ma soprattutto ferma rispetta a prima. Se il driver verso il futuro è la ricerca, quei numeri devono salire di più.

Prende il via oggi fino al 28 settembre la Settimana della moda di Milano appuntamento fisso del settore, irrinunciabile anche in questo periodo. Il format è già stato definito «Phygital», metà fisico e metà digitale. Qualche numero per capire: delle 64 sfilate in programma, 23 saranno fisiche e 41 digitali, a cui si aggiungono ulteriori presentazioni per un totale di 159 appuntamenti in calendario. Le previsioni, in termini economici, sono di un calo del fatturato, compreso tra il 27 e il 31% sul 2019, una forchetta che va invece dal 27 al 29% se si conta il sistema moda più allargato. I numeri inquietano, ovviamente ma la resilienza del settore lascia ben sperare.

Creare valore con la tecnologia, scenari innovativi, ecosistemi aggregati… A Shanghai oggi va in scena la conferenza annuale per i clienti di Huawei, la Huawei Connect e i temi da affrontare sono molti. Saranno tre giorni di incontri (online) con le migliori menti del settore. Sullo sfondo rimangono sempre le tensioni con gli Stati Uniti. Ma c’è una certezza: Huawei ha superato Samsung nel secondo trimestre del 2020, diventando il leader mondiale per le vendite di smartphone, nonostante le pesanti sanzioni Usa a suo carico. Il gruppo di Shenzhen ha consegnato 55,8 milioni di dispositivi, a fronte dei 53,7 milioni di pezzi della rivale sudcoreana. La Huawei Connect sarà un buon momento per fare il punto della situazione.

Cioè il ritorno di Greta Thunberg, paladina dell’ambiente e della lotta per fermare il cambiamento climatico. Guardata con scetticismo, una punta di snobismo e anche parecchia cattiveria fino all’anno scorso, quando aveva mobilitato l’intero pianeta dei giovani che sono scesi in piazza con lei, oggi la giovane ragazza svedese viene presa molto più serio: le tesi che lei propugna sono accettate dal mondo politico (vedasi l’impostazione europea del piano Next Generation). E quelle tesi non sono neutrali perché chiamano in causa anche un cambiamento dell’economia, dei processi produttivi, dei prodotti. Senza contare che all’orizzonte per lei si torna a parlare di un Premio Nobel per la Pace, che sarà annunciato il 9 ottobre.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2020/09/19/moda-ritorna-milano-tornano-fridays-for-future

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