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Archivio newsMarina Calderone, domande CIG senza istruzioni: doverosa la proroga al 31 ottobre
La Presidente del Consiglio Nazionale Marina Calderone ha scritto al Ministro Catalfo e al Presidente Tridico per denunciare lo stato di totale disagio dei Consulenti del Lavoro, derivante dagli ormai cronici ritardi con cui vengono diramate le circolari Inps. Anche per la scadenza dei termini del 30 settembre 2020, non sono state diramate le istruzioni operative per la gestione degli ammortizzatori sociali previsti dal Decreto Agosto. Diviene dunque necessaria e doverosa proroga del termine al 31 ottobre 2020, da inserire nella legge di conversione del decreto Agosto.
Alla vigilia della scadenza del termine, fissato al 30 settembre 2020 dal decreto Agosto, per la presentazione delle istanze di accesso agli ulteriori trattamenti di integrazione salariale con causale Covid-19, si fanno ancora attendere le istruzioni operative da parte dell’INPS.
A metterlo in evidenza è Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, in una lettera trasmessa al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo e al Presidente INPS, Pasquale Tridico.
Nella missiva viene altresì lamentato il perdurare dei ritardi con cui vengono emanate le circolari, anche per via del continuo rimbalzo delle competenze e delle responsabilità tra il Ministero del Lavoro e l’INPS.
La Presidente Calderone fa presente l’attività intensa e gravosa che I Consulenti del Lavoro hanno svolto in questi mesi di emergenza, attivando e gestendo gli ammortizzatori emergenziali per 6,8 milioni di persone. L’azione sussidiaria dei professionisti è un supporto indispensabile, senza il quale lo Stato non potrebbe garantire ai cittadini il godimento di tutti i loro diritti costituzionali.
Tuttavia, i professionisti non possono da soli colmare i vuoti generatisi a causa dell’assenza di atti propedeutici all’attuazione delle norme.
Il Consiglio Nazionale e l’intera categoria chiedono dunque che il termine di cui al D.L. 104/2020 sia posticipato almeno al 31 ottobre 2020, attraverso la predisposizione di un apposito atto normativo e non, come già accaduto in questi mesi, tramite una circolare dell’Istituto, e che di tale proroga ne sia data ampia e immediata notizia.