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Archivio newsReddito di cittadinanza: approvato lo schema per l’accesso INPS ai dati di verifica
Con apposito provvedimento, pubblicato sul Registro al n. 231 del 2020, il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere positivo sullo schema di provvedimento dell'INPS che disciplina la tipologia dei dati, le modalità di acquisizione e le misure a tutela degli interessati ai fini della verifica del possesso dei requisiti per il riconoscimento del Reddito di cittadinanza.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha fornito, in data 26 novembre 2020, il proprio parere riguardo le misure che l’INPS adotterà per acquisire anche in modo massivo, sulla base di apposite convenzioni da stipularsi con diversi soggetti pubblici, le informazioni necessarie per effettuare i controlli sulla concessione del Reddito di cittadinanza (Rdc).
I trattamenti di dati che l’Inps dovrà svolgere presentano rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati in quanto prevedono scambi di dati personali - su larga scala e con modalità telematiche - relativi alla salute, alla condizione sociale e alla situazione economica e finanziaria, nonché a condanne penali e reati, riferiti principalmente a soggetti vulnerabili, anche minori d’età.
E’ necessario dunque adottare adeguate misure di sicurezza volte ad assicurare l’integrità e la riservatezza dei dati sia con riferimento ai flussi informativi (ad es., mediante tecniche in grado di assicurare la cifratura delle informazioni e la firma digitale) sia con riferimento ai trattamenti effettuati dalle amministrazioni che detengono i dati (che potranno trattare i dati dei beneficiari trasmessi dall’Inps solo per il tempo necessario ad effettuare le verifiche, rendendoli incomprensibili ai soggetti non autorizzati all’accesso e disponendo la loro immediata cancellazione una volta fornite le informazioni all’Istituto).
Il Garante, dunque, ha fornito parere favorevole ma con riserva di verificare la conformità al Regolamento Ue di tali successivi controlli nell’ambito della valutazione di impatto più generale che verrà predisposta dall’Inps.
Garante per la protezione dei dati personali, parere 26/11/2020