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Archivio newsL’economia italiana va sotto il microscopio dell’Istat
Lunedì l’istituto di statistica presenterà il suo rapporto sull’economia nazionale nell’anno della pandemia, con indicazioni preziose anche sulla situazione della ripresa. Così come importanti saranno le indicazioni del giorno dopo della Sace con la risk map sui Paesi del Mondo, con un’attenzione all’internazionalizzazione che sarà guidata per la prima volta da una donna e da un esponente dell’Africa come direttrice generale dell’Organizzazione mondiale del Commercio Wto: l’economista nigeriana (ma con passaporto anche americano) Ngozi Okonjo-Iweala.
Qualche dato, qua e là, già l'abbiamo visto. Il Pil, soprattutto: sappiamo che il Covid ci è costato, nel 2020, un crollo dell'8,9%. Meno di quanto temessimo, ma comunque tantissimo. In attesa delle statistiche complete sull'economia nazionale, che l'Istat diffonderà oggi, è lo stesso istituto a fornire qualche indicazione sull'atteso recupero. Non è tutto buio. È vero che tra un lockdown e l'altro, gelati dall'incertezza sull'andamento della pandemia, gli analisti hanno abbassato le aspettative sul «profilo a V» della ripresa: prima o poi arriverà ma - dicono tra gli altri dall'Ufficio studi di Confindustria - quella «V» sarà meno profonda e marcata di quanto speravamo (più simile a una «U»? Non si capisce ancora). Ci aiuterà però, secondo l'ultima nota Istat (è di gennaio), il «graduale miglioramento» delle prospettive internazionali: nel quarto trimestre 2020 il Pil di Cina e Usa, ovvero le due locomotive del mondo, è aumentato rispetto al quarter luglio-settembre. E questo potrebbe riservare sorprese positive anche alla nostra economia.
Durerà due giorni, inizia oggi. Sarà il Consiglio generale in cui si insedierà ufficialmente Ngozi Okonjo-Iweala, attesa ai vertici della World Trade Organization non tanto e non solo perché è la prima donna (e la prima africana: ha il doppio passaporto Nigeria-Usa) nominata alla guida dell'Organizzazione. La sua vera sfida, dalla poltrona di direttrice generale, sarà riformare il «gendarme del commercio mondiale» per rimetterlo al passo coi tempi. Così com'è non funziona. E ormai da troppi anni.
La Sace ha ribattezzato il 2021 «l'anno a “V»: non solo virus, varianti e vaccini, ma anche il sentiero di ripresa dell'economia mondiale dopo la profonda recessione registrata nel 2020. La consueta Risk Map, in agenda oggi, avrà dunque questo focus. Obiettivo: guidare le imprese votate all'internazionalizzazione tra i rischi e, soprattutto, tra le opportunità di crescita a livello globale. Anche in quelle che la Sace stessa definisce «le geografie più instabili».
Il Made in Italy, finalmente, di nuovo nelle acque agitate ma magiche (per prestigio) dell'America's Cup. Non è solo un evento sportivo per super-ricchi: è una grande esibizione di tecnologia, e vincere la «Vecchia Brocca» significherebbe un enorme ritorno d'immagine anche per il Paese. Patrizio Bertelli ci prova per la quinta volta. Dopo aver conquistato la Prada's Cup (la Coppa per gli sfidanti, un tempo sponsorizzata da Vuitton), la sua Luna Rossa Prada Pirelli scende oggi tra le onde della baia di Auckland contro gli attuali detentori del trofeo, Emirates Team New Zealand. Avanti al massimo fino al 21 marzo: la Coppa viene assegnate al meglio delle 13 regate.