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Archivio newsStruttura per le crisi d’impresa: nuove competenze professionali qualificate e strumenti innovativi
Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il decreto che riorganizza le funzioni e la composizione della Struttura per le crisi d’impresa. In particolare il decreto, che ha ottenuto il via libera della Corte dei Conti, potenzia l’organismo che supporta il vertice politico-amministrativo nella gestione dei tavoli di crisi, dotandolo di competenze professionali qualificate, funzionali a elaborare proposte operative e di intervento per il superamento delle crisi aziendali.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, d’intesa con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, che riorganizza le funzioni e la composizione della Struttura per le crisi d’impresa.
Il decreto, che ha ottenuto il via libera della Corte dei Conti, potenzia l’organismo che supporta il vertice politico-amministrativo nella gestione dei tavoli di crisi, dotandolo di competenze professionali qualificate, funzionali a elaborare proposte operative e di intervento per il superamento delle crisi aziendali.
L'obiettivo principale è quello di individuare strumenti innovativi per:
- favorire azioni di reindustrializzazione e riconversione delle aree colpite dalla crisi;
- tutelare e salvaguardare i lavoratori coinvolti.
La Struttura per cui il Ministro nominerà un coordinatore, a seguito di una procedura di selezione, avrà il compito di favorire l’attrazione di investimenti, sia attraverso investitori nazionali che internazionali, quale strumento per la risoluzione di crisi aziendali.
Per il raggiungimento degli obiettivi la Struttura dovrà operare in sinergia con i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali coinvolgendo, quando necessario i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali.
La struttura nello specifico ha il compito di esaminare e occuparsi delle istanze di apertura dei tavoli di crisi ministeriale, tenendo conto dello stato di difficoltà delle imprese e valutando, in particolare:
- le caratteristiche delle imprese, ovvero l'assetto proprietario e societario, la dimensione, il settore produttivo, il numero di dipendenti e le unità operative;
- gli indicatori di bilancio;
- lo stato di crisi, ossia le cause che hanno generato la crisi, gli esuberi occupazionali, nonché gli ammortizzatori sociali in gioco.
Ministero dello Sviluppo Economico, decreto 09/03/2021