Lunedì si apre la stagione delle trimestrali con Brembo che presenta i conti mentre all’assemblea di bilancio di venerdì il ceo dell’Eni, Claudio Descalzi farà il punto sulla transizione energetica del gruppo. Sullo sfondo, i dati sulla produzione industriale di lunedì daranno il polso della ripartenza, in attesa di Bankitalia che calcolerà martedì le perdite subite dal settore turistico.

a cura di Lunedì 10 maggio - Le prime trimestrali della ripartenza Inizia la stagione delle trimestrali. Il calendario è fittissimo, tanto da poter dare già da questa settimana un’idea di quanto, effettivamente, il primo “quarto” dell’anno segni l’atteso inizio della ripresa. L’azienda-simbolo potrebbe essere Brembo. Dopo essere stati tra i settori più colpiti dal lockdown, la meccanica in generale e l’automotive in particolare sono ora quelli che sembrano aver preso la rincorsa più veloce. I numeri del gruppo di Alberto Bombassei saranno un efficace “indicatore” del clima. Anche per quel che riguarda il rischio rallentamento: causa non più il virus (si spera), ma il rincaro delle materie prime e la carenza di componenti chiave per buona parte dell’industria. Microchip in testa. E sospetti di speculazione inclusi.

Lunedì 10 maggio - I segnali della produzione industriale Sappiamo da tempo che non sarà il primo trimestre, a segnare i record di risalita attesi dalla produzione industriale. È quello comunque il periodo d’avvio del recupero, come confermeranno oggi i dati ufficiali di marzo che saranno diffusi dall’Istat. Secondo Confindustria ci sarà un incremento dello 0,4%, che porterà al +1,1% l’aumento trimestrale. Dopodiché, per aprile, la stessa Confindustria ha da poco aggiornato le previsioni e ora stima un calo dello 0,4%. È l’effetto delle maggiori restrizioni che, il mese scorso, hanno interessato la maggior parte del Paese. Dovrebbe però essere riassorbito in fretta, a guardare l’indice Pmi manifatturiero di Ihs Markit: proprio in aprile è salito da 59,8 a 60,7 punti, il che ne fa il terzo maggior rialzo in assoluto nei 23 anni di storia dell’indagine. Martedì 11 maggio - BankItalia conta le perdite del turismo Qui invece, nel turismo, niente lascia sperare che il primo trimestre riservi pur pallidi segnali di recupero, perché niente nel frattempo è cambiato. Bankitalia aggiorna a febbraio la sua indagine mensile sul “Turismo internazionale dell’Italia”, ma il termometro continuerà a segnare livelli di febbre da Ko, come a gennaio e come per quasi tutto il 2020. L’ultimo bollettino, quello di gennaio, dava un crollo dell’82% nella spesa degli stranieri in Italia e del 79,2% in quella dei connazionali in viaggio all’estero. Con il che, abbiamo mandato in rosso (benché di appena 4 milioni, e probabilmente “una tantum”) anche il saldo di uno dei pochi settori con bilancia dei pagamenti tradizionalmente in attivo. Mercoledì 12 maggio - L’assemblea Eni “L’anno più difficile nella storia dell’industria energetica”, l’ha definito l’amministratore delegato Claudio Descalzi. Ne parlerà oggi, nell’assemblea di bilancio. Soprattutto, davanti ai soci, il numero uno Eni delineerà le prospettive del gruppo in quello che sarà, invece, l’anno della ripartenza. Infatti “chiudiamo il primo trimestre con un utile importante: abbiamo fatto un salto mentre l'Italia era ancora in lockdown, anche se a singhiozzo. La ripresa dei risultati è robusta”. Ora, avanti con la transizione energetica: “Una partita che stiamo già giocando”. Sabato 15 maggio - Il “lasciapassare” (finalmente) di Draghi Gli operatori turistici italiani stanno ancora contando i danni, è vero. Ma adesso hanno finalmente una prospettiva: da oggi scatta il via al “lasciapassare” annunciato da Mario Draghi al termine del G20 del turismo. Quello in cui lo stesso premier ha invitato gli stranieri a “venire in vacanza in Italia, vi aspettiamo a braccia aperte”. Il settore ha ovviamente ringraziato e applaudito. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2021/05/08/parte-brembo-eni-test-ripartenza-industria