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Archivio newsIl polso dell’inflazione nell’Eurozona e il dibattito degli imprenditori a Cernobbio
Inizierà la Germania a misurare l’aumento dei prezzi lunedì e il giorno seguente toccherà all’Europa fare il punto. Mentre venerdì il Forum internazionale di economisti, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e dei governi invitati a Villa d’Este da Ambrosetti si confronterà sulla ripresa. Domenica avrà un doppio appuntamento: si riunirà a Roma il G20 sui temi della salute e il Salone del Mobile aprirà le porte a Milano per la prima volta dopo l’emergenza della pandemia
a cura di Lunedì 30 agosto - L’inflazione d’agosto in Germania… La buona notizia, per la Germania, è arrivata a inizio settimana: nel secondo trimestre l'economia è cresciuta più del previsto, con il PIL in aumento dell’1,6% sul trimestre gennaio-marzo e del 9,4% rispetto a un anno fa. La cattiva notizia, o almeno quella che in questo momento i tedeschi temono di più, potrebbe arrivare oggi ed è l’altro lato della medaglia: la spinta sui prezzi. La stima provvisoria dell’inflazione in agosto è in agenda per questa mattina, e a Berlino non sono per nulla ottimisti: se pure ci fosse una relativa pausa rispetto a luglio, quando il rialzo fu del 3,1%, non cambierebbe il trend che secondo gli economisti e lo stesso presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, rischia di far sfondare quota 5% entro fine anno. Commento dalla BCE a questa previsione: “Fiammata provvisoria e destinata a rientrare già a inizio 2022”. Fin lì, Però, Weidmann non si spinge.
Martedì 31 agosto - … e nel resto dell’Eurozona Il resto dell’Eurozona, Italia inclusa, non ha i problemi della Germania. Ovunque l’inflazione risale ma, tranne che in Estonia, Polonia e Ungheria (i cui tassi sono i più alti e vanno dal 4,7 al 4,9%), è ancora sotto controllo e sotto, spesso, il 2% fissato come obiettivo dalla BCE. Oggi tutte le capitali forniranno le loro stime provvisorie a Eurostat, che annuncerà poi l’incremento medio di agosto. A luglio era stato del 2,2%, contro l’1,9% di giugno. L’Italia era sempre tra i Paesi con il tasso più basso: 1%. Venerdì 3 settembre - Il Forum di Cernobbio Un classico del primo weekend di settembre: il meeting di Cernobbio. Tra oggi e domenica il Forum internazionale di economisti, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e dei governi invitati a Villa d’Este da Ambrosetti si confronterà sulla ripresa, su quel che la favorirà, su quello che invece la può raffreddare. E, naturalmente, sugli scenari geopolitici nel pieno della crisi Afghanistan. Focus sull’Italia: domenica, come da tradizione, con ministri e leader di partito. Domenica 5 settembre - A Roma per il G20 della Salute Nella storia del G20, questo è stato sempre considerato un appuntamento secondario. Era sbagliato, ma c’è voluto il Covid per ricordarcelo. E tocca all’Italia, che ha la presidenza di turno, fare in modo che le dichiarazioni di principio siano accompagnate da impegni precisi: “questo” G20 della Salute potrebbe, tra oggi e domani, segnare la differenza tra un club forse prestigioso ma inutile e un’istituzione che pesa sulle decisioni dei governi. La riconosciuta leadership internazionale di Mario Draghi - vedi la sua gestione dell’emergenza Afghanistan in vista di una riunione straordinaria dei Venti - è una carta a favore. Domenica 5 settembre - Mattarella e il Super Salone del Mobile Un anno e mezzo di polemiche, attorno al supersalone (il logo è scritto così) di Stefano Boeri. L’evento che sarà un po’ l’aperitivo del Salone del Design vero e proprio, in calendario ad aprile 2022 dopo due anni di stop causa Covid, è rimasto in bilico quasi fino alla fine e ha spaccato gli stessi imprenditori del mobile e le loro associazioni. Adesso ci siamo. A dimostrazione di quanto sia ritenuto importante come “messaggio di ripartenza” del Paese, a Milano volerà Sergio Mattarella. Sarà lui, il presidente della Repubblica, a tagliare il nastro inaugurale. Si chiude il 10 e il bilancio si farà allora, ma chi predice un flop - per via delle limitazioni Covid, che freneranno l’afflusso di visitatori e soprattutto di buyer internazionali - forse non dovrebbe guardare solo ai numeri del pubblico presente: c’è tutta una parte digital che, se Boeri avrà mantenuto quel che ha promesso, accenderà comunque i riflettori di tutto il mondo (in senso letterale) del design. Copyright © - Riproduzione riservata