Tra i tre i programmi “guida” previsti dal nuovo Piano Nazionale Nuove Competenze (PNC), il Programma di Garanzia per l’Occupabilità dei Lavoratori si occupa di integrare le politiche del lavoro con quelle formative mediante la personalizzazione dei servizi e misure per il lavoro, attraverso la disponibilità contestuale sia di servizi finalizzati ad accompagnare l’utente verso l’incontro con le opportunità di lavoro espresse dalle aziende, sia di quelli finalizzati a supportarne l’ingresso/reingresso nel mondo del lavoro in forma autonoma.

La crisi sanitaria ha prodotto rilevanti effetti sul mercato del lavoro italiano, fortemente condizionato dall’evidente riduzione delle attività economiche a seguito delle misure restrittive anti-pandemiche. Allo stesso tempo, è stata avvertita la necessità di insistere nella massima integrazione dei sistemi di politiche del lavoro con quelle formative che ancora sconta un persistente mismatch che continua a produrre paradossi di disoccupazione a fronte di domanda di lavoro che resta insoddisfatta. In questo contesto sono stati istituti tre programmi “guida” e fra essi figura il Programma GOL il quale, in particolare, si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1, del PNRR, ossia la sezione del Piano dedicata alle politiche del lavoro. Si tratta dell’azione di riforma nell’ambito delle politiche attive del lavoro, che oltre a GOL prevede il varo di un Piano per le nuove competenze, il potenziamento dei centri per l’impiego e il rafforzamento del sistema duale. Le finalità del programma GOL Il programma GOL si pone l’obiettivo di realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo a favore di persone disoccupate e in transizione occupazionale e in particolare a favore di: - beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: le specifiche categorie di lavoratori saranno individuate nell’ambito della prossima riforma degli ammortizzatori sociali; - beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro: disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL; - beneficiari di sostegno al reddito di natura assistenziale: percettori del Reddito di cittadinanza; - lavoratori fragili o vulnerabili: giovani NEET (meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre); - disoccupati senza sostegno al reddito: disoccupati da almeno sei mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività (come si vedrà nel prosieguo) o con redditi molto bassi; - lavoratori con redditi molto bassi (i c.d. working poor): il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale Gli elementi costitutivi della riforma, da cui dipendono i finanziamenti UE, sono la definizione di milestone, che, per il programma GOL, sono i seguenti: - Milestone 1: raggiunto con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5 novembre 2021 e con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 14 dicembre 2021 di adozione del Piano Nazionale Nuove Competenze; - Milestone 2: adozione di Piani regionali per la piena attuazione di GOL e raggiungimento di almeno il 10% dei beneficiari complessivi entro il 2022; ai sensi dell’art. 1, comma 3, del predetto Decreto, infatti, sulla base delle indicazioni del Programma di cui sopra, favorendo la consultazione delle parti sociali, le regioni devono adottare un Piano regionale per l'attuazione di GOL (cosiddetto PAR - Piano Attuativo Regionale), che viene sottoposto alla previa valutazione di coerenza con il Programma nazionale da parte dell'ANPAL. Cinque percorsi per riqualificare le competenze Quindi, al fine di rispettare il predetto secondo milestone e giungere all’adozione del PAR, ogni regione deve promuovere ed avviare diverse iniziative ed attività finalizzate a programmare ed attuare percorsi personalizzati per l’aggiornamento e la riqualificazione delle competenze dei predetti lavoratori “mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale […]”, con particolare attenzione ai settori della transizione ecologica e digitale, mediante l’adozione di 5 percorsi e in particolare: - il reinserimento lavorativo: servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro per coloro più vicini al mercato del lavoro; - aggiornamento (upskilling): interventi formativi richiesti prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili; - riqualificazione (reskilling): formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livelli di qualificazione/EQF rispetto al livello di istruzione per lavoratori lontani dal mercato e competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti; - lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza; - ricollocazione collettiva: valutazione delle chanches occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi. Cosa ha previsto la legge di Bilancio 2022 A quanto sopra si aggiunge quanto previsto dalla legge di Bilancio per il 2022 con la quale è stata prevista l’estensione del Programma GOL anche ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA, che cessano definitivamente la propria attività professionale, al fine di accedere ai servizi personalizzati di orientamento, riqualificazione e ricollocazione. Infine, l’art. 1, comma 249-250 della legge di Bilancio 2022 prevede che sempre per l’attuazione del Programma GOL possano essere sottoscritti accordi fra autonomie locali, soggetti pubblici e privati, Enti del Terzo settore, associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Tali accordi hanno lo scopo di realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica e digitale e sono diretti: a) inserire e reinserire, con adeguata formazione, i lavoratori disoccupati, inoccupati e inattivi; b) riqualificare i lavoratori già occupati e potenziare le loro conoscenze. In base a tali accordi, le imprese, anche in rete, possono, secondo il loro livello di specializzazione, realizzare la formazione dei lavoratori, nei medesimi settori, al fine di: - fare acquisire ai lavoratori disoccupati, inoccupati e inattivi, previa accurata analisi del fabbisogno di competenze, conoscenze specialistiche tecniche e professionali, anche avvalendosi dei contratti di apprendistato di I e III livello e senza limiti di età (articoli 43, 45 e 47, comma 4, D.Lgs. n. 81/2015); - istituire centri interaziendali per garantire, eventualmente mediante l’istituzione di conti individuali di apprendimento permanente, la formazione continua dei lavoratori già occupati da riqualificare e agevolarne la mobilità tra imprese. Un obiettivo ambizioso L’obiettivo principale del Programma è, quindi, ambizioso: integrare la governance delle politiche del lavoro e della formazione accompagnando il soggetto verso il percorso maggiormente adeguato alla acquisizione degli strumenti chiave per il rafforzamento dell’occupabilità e la disponibilità, nell’ambito di ciascun percorso, di più servizi/misure di carattere essenziale/integrativo fruibili in forma alternativa e/o complementare, in relazione al bisogno identificato. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2022/03/28/programma-guida-gol-prossimita-cooperazione-personalizzazione