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Archivio newsCaro energia e crisi ucraina: nuove causali CIGO
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato sul proprio portale istituzionale il decreto n. 67 del 2022 con cui recepisce nuove causali CIGO in conseguenza della contingenza economica esistente a livello mondiale. Divengono così causali temporanee utili al ricorso alla CIG ordinaria, la crisi di mercato e la carenza di materie prime conseguenti alla crisi ucraina e al caro energia.
Con il Decreto ministeriale n. 67 del 31 marzo 2022, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ridefinito i criteri per l’approvazione dei programmi di cassa integrazione salariale ordinaria. L’esame delle domande e la disciplina delle singole fattispecie che integrano le causali di intervento della CIGO, con particolare riferimento ai casi di “mancanza di lavoro o di commesse e crisi di mercato” e di “mancanza di materie prime o componenti”. Infatti, tenuto conto dei recenti interventi di riordino della materia degli ammortizzatori sociali e in ragione della situazione internazionale determinata dalla crisi russo-ucraina sono emersi nuovi scenari critici con dirette ricadute sui mercati. Il decreto ministeriale n. 95442/2016 è stato integrato con le seguenti previsioni: - per l’anno 2022 è stata introdotta la fattispecie di “crisi di mercato” la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa derivante anche dall’impossibilita di concludere accordi o scambi determinata dalle limitazioni conseguenti alla crisi in Ucraina; - il caso di “mancanza di materie prime o componenti” si configura anche quando essa consegua a difficoltà economiche, non prevedibili, temporanee e non imputabili all’impresa, nel reperimento di fonti energetiche, funzionali alla trasformazione delle materie prime necessarie per la produzione. In questo caso, la relazione tecnica richiesta dal decreto dovrà documentare le oggettive difficoltà economiche e la relativa imprevedibilità, temporaneità e non imputabilità delle stesse.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, decreto 31/03/2022, n. 67