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Archivio newsEquo compenso: approvazione urgente senza sanzioni
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, in un comunicato stampa diffuso il 24 maggio 2022, ha reso noto di aver inviato una lettera a tutti i segretari delle forze politiche per modificare la norma entro i termini della legislatura. Vanno eliminati gli elementi lesivi della libera concorrenza affidare agli Ordini, enti posti a tutela della fede pubblica, ogni forma di regolamentazione economica dell’attività dei professionisti.
Salvaguardare il lavoro e l’attività dei professionisti italiani, richiede un duplice impegno: consentire la modifica dell’articolato di legge, garantendone l’approvazione definitiva entro il termine della legislatura. E’ questa la posizione espressa dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, a tutti i segretari di partito per ribadire l’urgenza di modificare l’attuale impianto del disegno di legge sull’equo compenso prima che sia troppo tardi. Confprofessioni era già intervenuta a più riprese segnalando alcune gravi lacune e incongruenze da correggere nel disegno di legge sull’equo compenso all’esame in questi giorni della Commissione Giustizia del Senato. «Vi è una norma - scrive Stella - che prevede una sanzione automatica a carico del professionista che decide di attivare l’azione giudiziale a tutela del suo diritto. Un inspiegabile rovesciamento dei ruoli, dove si punisce la vittima della condotta illegale». L’automatismo delle sanzioni, che di fatto rende l’equo compenso inesigibile, crea anche gravi lesioni della libera concorrenza. Secondo Stella: «alcuni operatori potranno liberamente negoziare il proprio compenso mentre altri non ne avranno la facoltà, trovandosi di fronte all’alternativa tra sanzione disciplinare ed espulsione dal mercato, con possibili e pericolose ricadute sul sistema delle Casse previdenziali».A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata