La convenienza del riscatto agevolato degli anni di laurea può sicuramente riscontrarsi laddove la misura consenta di anticipare il pensionamento, garantendo quindi l’accesso al trattamento pensionistico anzitempo. Al contrario, non sussiste generalmente un reale vantaggio economico, in quanto il montante contributivo è incrementato della contribuzione versata al momento del riscatto, pertanto con rivalutazioni piuttosto basse, laddove l’operazione sia effettuata a fine carriera. Nelle ipotesi in cui, per avvalersi di questo riscatto, si operi un ricalcolo interamente contributivo della pensione, sussiste addirittura una penalizzazione. Alcuni esempi di calcolo permettono di valutare la convenienza dell’operazione. Se ne parlerà durante la XIII edizione del Festival del Lavoro, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla sua Fondazione Studi, che si svolgerà a Bologna dal 23 al 25 giugno 2022.
Riscattare gli anni di laurea comporta spesso un costo eccessivo, che non tutti i lavoratori sono in grado di sostenere.
In molti, infatti, decidono di avvalersi del riscatto quando è ormai troppo tardi per ricavarne un vantaggio economico, ossia al termine della carriera, con un reddito assai elevato. Stipendi e redditi ingenti determinano un onere cospicuo, sia laddove il calcolo debba eseguirsi con sistema della riserva matematica (L. n. 1338/1962), sia laddove le annualità debbano essere valorizzate con sistema percentuale (art.2 co.5 D.Lgs. n. 184/1997).
Fortunatamente, l’art. 20 co. 6 D.L. n. 4/2019 prevede, anche per chi si trova al termine della vita lavorativa, la possibilità di fruire del riscatto con onere ridotto: questo riscatto agevolato può causare però, in diverse ipotesi, una significativa riduzione della pensione.
Sistema della riserva matematica
Nel dettaglio, se il periodo del corso legale di studi da valorizzare deve essere determinato attraverso il sistema della riserva matematica, è necessario, per quantificare l’onere, operare la differenza tra il trattamento pensionistico- calcolato includendo i contributi da riscattare- ed il trattamento calcolato senza considerare i periodi riscattabili.
La differenza così ottenuta, o riserva matematica, deve poi essere moltiplicata per appositi coefficienti, che variano in base all’età, al sesso, ai contributi complessivi ed alla categoria di appartenenza. Le tabelle recanti i coefficienti di riserva matematica, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, si trovano allegate al D.M. del 31 agosto 2007, per i lavoratori autonomi al D.M. 22 aprile 2008.
Sistema percentuale
Per determinare l’onere relativamente ai periodi da valorizzare con sistema contributivo (dal 2012 in poi per chi possiede almeno 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995, dal 1996 in poi per gli altri) è invece necessario utilizzare il sistema percentuale di calcolo.
Nel dettaglio, bisogna moltiplicate l’aliquota contributiva vigente nella gestione previdenziale di accredito (es. 33% per la generalità dei dipendenti), per il reddito imponibile previdenziale degli ultimi 12 mesi e per il numero di anni da riscattare
In merito alle annualità non intere, l’imponibile deve essere rapportato a mese, o a settimana.
Se l’imponibile è minore del reddito minimale, deve essere applicata l’aliquota sul minimale di reddito annuo vigente presso la gestione previdenziale interessata
Riscatto agevolato
I periodi del corso di studi universitari da valutare con sistema contributivo possono anche essere riscattati pagando un onere più leggero, ossia avvalendosi del riscatto agevolato, il cui costo è quantificato moltiplicando, per ogni anno da recuperare, il minimale contributivo vigente presso la gestione INPS commercianti (16.243 euro per il 2022) per l’aliquota di computo vigente presso il Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti (attualmente il 33%).
Il livello minimo imponibile contributivo annuo iscritti alla gestione commercianti e l’aliquota di computo FPLD devono essere determinati alla data di presentazione dell’istanza di riscatto.
Ad esempio, laddove la richiesta di riscatto agevolato sia inoltrata il 01/06/2022, il costo di 4 anni di riscatto sarà pari a 21.440,76 euro (16.243 x 33% x 4). |
Riscatto agevolato con ricalcolo contributivo della pensione
Come chiarito dalle circolari INPS n. 6/2020 e 54/2021, è possibile beneficiare del riscatto agevolato anche laddove il
periodo del corso di studi sia collocato nel
sistema retributivo; in questo caso, però, l’interessato deve possedere i requisiti per avvalersi di una misura che dia luogo al ricalcolo dell’intera prestazione pensionistica con sistema contributivo, ossia:
- dell’
opzione al contributivo (art. 1 co. 23 L. n. 335/1995);
- del
computo presso la gestione Separata Inps (art. 3 DM n. 282/2006);
- dell’
opzione donna (art.16 D.L. n. 4/2019);
- della
totalizzazione nazionale (D.lgs. n. 42/2006- laddove si tratti di un’ipotesi di totalizzazione che non dia luogo a ricalcolo contributivo, il lavoratore può comunque richiederne l’applicazione).
Il riscatto agevolato conviene?
Una convenienza nel riscatto agevolato può sicuramente riscontrarsi laddove la misura consenta di anticipare il pensionamento, garantendo quindi l’accesso al trattamento pensionistico anzitempo.
Al contrario, non sussiste generalmente un reale vantaggio economico, in quanto il montante contributivo è incrementato della contribuzione versata al momento del riscatto, pertanto con rivalutazioni piuttosto basse, laddove l’operazione sia effettuata a fine carriera.
Nelle ipotesi in cui, per avvalersi di questo riscatto, si operi un
ricalcolo interamente contributivo della pensione, sussiste addirittura una
penalizzazione nell’importo della pensione.
Ecco alcuni
esempi, estrapolati da studi previdenziali eseguiti dall’autrice:
1. Dott. T., riscatto nel 2022 di
2 anni e 3 settimane del corso di laurea:
Tipo di riscatto | Onere di riscatto | Importo lordo mensile della pensione | Anticipo nella decorrenza della pensione |
Ordinario | 18.060,69 | 1.117,09 | No |
Agevolato | 11.029,62 | 926,18 | No |
2. Dott.ssa V., riscatto nel 2022 di
4 anni del corso di laurea:
Tipo di riscatto | Onere di riscatto | Importo lordo mensile della pensione | Anticipo nella decorrenza della pensione |
Ordinario | 33.110,55 | 2.382,16 | 3 anni |
Agevolato | 21.440,76 | 1.640,78 | 3 anni |
Il riscatto agevolato, a fronte dello stesso anticipo nella decorrenza della pensione (che può anche non sussistere, come nel caso 1), determina un onere più leggero, ma anche un minore importo della pensione. È necessario
valutare la convenienza dell’operazione
caso per caso, tenendo conto che l’onere è generalmente
deducibile dal reddito imponibile ai fini IRPEF.
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/pensioni/quotidiano/2022/06/13/riscatto-laurea-agevolato-modalita-calcolo-effetti-pensione