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Archivio newsDecreto Trasparenza: Consulenti del lavoro chiedono rinvio
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha indirizzato una lettera, a firma della Presidente Marina Calderone, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, per chiedere la revisione immediata del decreto Trasparenza, a partire dalla data di entrata in vigore del provvedimento fino all’assenza di rinvio ai contenuti dei CCNL nei contratti di assunzione. La scelta di incrementare la quantità degli obblighi informativi senza avvalersi dei processi di semplificazione e digitalizzazione previsti dalla disciplina europea e nazionale introduce ulteriori oneri organizzativi e burocratici a carico dei datori di lavoro vanificando la finalità sostanziale del diritto all’informazione.
SOno molte e rilevanti le criticità operative che discendono anche solo da una prima lettura del testo del Decreto Legislativo 27 giugno 2022 n. 104, con cui , a parere dei Consulenti del Lavoro, il legislatore sceglie di ampliare a dismisura la portata dei contenuti della Direttiva europea che viene recepita, creando le condizioni per un enorme aggravio di oneri burocratici nella gestione dei rapporti di lavoro. La norma comunitaria prevede espressamente che una buona parte di tali informazioni possano essere fornite sotto forma di un riferimento alle disposizioni legislative, regolamentari, amministrative o statutarie o ai contratti collettivi che disciplinano tali punti, mentre il decreto appena piubblicato sulla Gazzetta Ufficiale obbliga a produrre un corposissimo documento cartaceo, che certo non si può definire coerente con gli obiettivi della transizione digitale, linea portante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Inoltre, sottolinea la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine Marina Calderone nella missiva indirizzata al Ministro Andrea Orlando, la data di entrata in vigore del Decreto Legislativo (13 agosto) coincide con il tradizionale periodo di riposo e di allentamento delle attività lavorative, a cui anche i Consulenti del lavoro hanno diritto. Risulta dunque necessario individuare un percorso condiviso che tenga conto del necessario processo di semplificazione amministrativa ed innovazione tecnologica, indispensabile nell’ambito dell’attuale contesto sociale ed economico, nonché posto alla base delle riforme abilitanti di cui al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata