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Mercato del lavoro: dalle crisi impatti per le imprese, ma anche nuove opportunità

Le difficoltà economiche delle imprese, causate prima dalla pandemia e poi dalla crisi russo-ucraina, hanno avuto ed hanno tutt’ora un forte impatto sulle dinamiche del mondo del lavoro. Si va dal fenomeno del “great resignation” o fuga dal lavoro verso nuove attività, che consentano una migliore armonizzazione dei tempi lavorativi con quelli familiari, alla necessità di prevedere nuove misure contro la crisi energetica e l’aumento dell’inflazione per sostenere i salari. In questo scenario il tema del lavoro è e resta centrale, ma deve essere coniugato all’interno del contesto generale per individuare le riforme utili allo sviluppo del Paese. Come affrontare le difficoltà contingenti? Quali invece le nuove opportunità? Se ne parlerà nel corso dell’11° Forum One LAVORO, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con Dottrina Per il Lavoro, a Modena il 28 settembre 2022.

Le dinamiche della cronaca spesso sorpassano ogni lavoro di pianificazione. Quando è stato programmato il Forum One Lavoro, arrivato alla undicesima edizione, si aveva nella testa la pandemia e si sperava finalmente di aver voltato pagina, di lasciare dietro gli ammortizzatori sociali e riprendere le attività: il mercato del lavoro tra opportunità di crescita e crisi da superare, così titola, infatti, il Forum. E invece da lì a poco lo scenario nazionale e internazionale è cambiato drasticamente. L’aggressione russa all’Ucraina, la crisi energetica con inflazione a livelli record, la caduta del Governo Draghi e le elezioni politiche che si terranno pochi giorni prima del Forum. Scenario complicato, il tema lavoro è e resta centrale ma va coniugato all’interno del contesto generale per evitare che rimanga relegato a dibattito tra addetti ai lavori. Il lavoro tra opportunità di crescita e crisi da superare Andiamo con ordine. Che significa il lavoro tra opportunità di crescita e crisi da superare? Per prima cosa la crisi da lasciare alle spalle è quella pandemica che ha scosso profondamente le dinamiche del mondo del lavoro. Mai avremmo pensato a un fenomeno come quello della “great resignation”, parlavamo di ricerca di lavoro e improvvisamente ci troviamo a parlare di fuga dal lavoro. O almeno da un certo lavoro, quello che è rimasto incagliato nelle logiche ante-covid che considera compartimenti stagni e incomunicabili quelli attinenti alla sfera personale e privata e quelli della sfera professionale lavorativa, dimenticando che il lavoratore è persona, unica persona.

Il Forum “Il mercato del lavoro tra opportunità di crescita e crisi da superare” è sponsorizzato da One LAVORO la soluzione digitale di Wolters Kluwer dedicata a Consulenti del Lavoroe HR manager che garantisce una conoscenza completa su temi rilevanti come: assunzioni, ammortizzatori sociali, formazione, smart working, evoluzione del rapporto di lavoro e molti altri. Approfondisci i temi del Forum con One LAVORO: chiedi una prova gratuita di 30 giorni QUI per accedere a tutti i contenuti della soluzione.
E così chi può fugge verso attività che concedano una migliore armonizzazione dei tempi lavorativi con quelli familiari (bruttissima la locuzione vita-lavoro). Che non impongano rinunce totali a ragione di una carriera che è percepita come insicura ed evanescente e quindi l’approccio è da yolo economy, per usare un gergo in voga ai millenials. Ne sanno qualcosa le strutture turistiche che hanno faticato non poco a chiudere i loro staff per la stagione estiva. Certo sono tanti i fattori in gioco, non si può ridurre il fenomeno a giovani che non hanno voglia di lavorare il week end. Bisogna parlare di qualità dei contratti, sirene marine ingannatrici rappresentate da incentivi per non lavorare (RdC), di incentivi alla mobilità, di salari decorosi, di lavoro veramente agile, di cuneo fiscale ridotto. Insomma, tutti temi che saranno trattati al Forum. Il lavoro nuovo, che non ha paura della tecnologia che si apre a logiche collaborativo-partecipative, diventa opportunità per aziende e persone, volàno di crescita economica e personale. È evidente che tutto ciò, lo dicevamo all’inizio, deve inserirsi in un piano di crescita economica che in questi anni ha un nome e cognome preciso: PNRR. Soldi che arrivano dall’Europa e che sono condizionati alle riforme indispensabili per l’ammodernamento del Paese. Riforme lontane anni luce da demagogie e promesse elettorali che spesso animano le cronache di questi giorni. La responsabilità è nemica giurata della demagogia populistica. Scaricare costi sul futuro, come propongono slogan elettorali, al di là dei vincoli comunitari di bilancio, darebbe un carico insostenibile ai nostri figli e nipoti che si troverebbero a dover pagare un conto per benefici di cui non hanno goduto.
Questo articolo di IPSOA Quotidiano è frutto della collaborazione fra Wolters Kluwer e NexumStp: consulenza evoluta per le PMI
Misure contro la crisi energetica Dopo la crisi pandemica altro mostro da affrontare la crisi energetica. Si tratta di un problema enorme che costituisce lo spartiacque tra continuità o cessazione per molte impresa. Si attendono i provvedimenti del Governo per sostenere le imprese, soprattutto le energivore, e i lavoratori. La crisi energetica ha poi rilanciato l’impennata dei prezzi mettendo ancora più in crisi il potere d’acquisto salariale. Tra le misure prese per sostenere i salari va accolta con favore quella relativa all’incremento del valore dei fringe benefit esenti. Il decreto Aiuti bis ha infatti innalzato per l’anno in corso la soglia prevista dall’art. 51, comma 3, del TUIR portandola da 258,83 a 600,00 euro. Con detta somma i lavoratori potranno anche pagare le utenze domestiche di acqua, luce e gas. A tale importo potranno aggiungersi i 200 euro previsti per l’acquisto dei carburanti portando di fatto a 800,00 euro il totale delle somme, esenti da tasse e contributi, erogabili dalle aziende ai propri lavoratori senza la necessita di troppe formalità o accordi di secondo livello. Infatti, a differenza di altri beni e che per avere le esenzioni fiscali e contributive devono essere messi a disposizione alla generalità dei dipendenti o categorie omogenee (vedi welfare aziendale), i beni e servizi fino a 258,23 euro (600,00,00 per il 2022) possono essere riconosciuti anche al singolo lavoratore come trattamento personale. Da ultimo, ma sicuramente è la questione più drammatica, l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. La pace è il paradigma primario dello sviluppo e quindi del lavoro. La guerra in Europa è un evento traumatico e inaccettabile che ha come effetto collaterale quello di spaventare i mercati, frenare la circolazione dei capitali e rallentare ogni ripresa post covid. Anche il lavoro è vittima della guerra. La fuga dei profughi, i provvedimenti emergenziali per consentire loro la possibilità di lavorare in Italia, il sostegno alle imprese italiane e ai lavoratori impiegati che operano nel teatro bellico. In questo scenario così complesso si è inserita la crisi politica del Paese con le elezioni previste per il 25 settembre. L’augurio è che una volta chiusa la campagna elettorale, si riprenda a parlare di lavoro ed economia con responsabilità e competenza. Il PNRR è occasione unica e irripetibile e non riuscire a portare avanti i progetti avviati sarebbe delittuoso, un colpo decisivo per la ripartenza del Paese.
L’undicesima edizione del Forum One LAVORO “Il mercato del lavoro tra opportunità di crescita e crisi da superare” è offerta da One LAVORO, la soluzione digitale di Wolters Kluwer dedicata a Consulenti del Lavoro e HR manager. Vuoi approfondire i temi dell’evento ed essere aggiornato sulle novità normative in ambito lavoro? Accedi a tutti i contenuti di One LAVORO con una prova gratuita di 30 giorni. Attivala gratuitamente QUI
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/09/13/mercato-lavoro-crisi-impatti-imprese-nuove-opportunita

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