L’attuale contesto caratterizzato da forte imprevedibilità degli scenari e da un grado di incertezza senza precedenti rende evidente la difficoltà di fare previsioni anche a breve termine. Questo incide sulla capacità dell’impresa di generare valore e quindi di continuare a operare in condizioni di normale funzionamento. Il ruolo del controllo di gestione diventa centrale nel fornire a CFO e Top Management informazioni economico-finanziarie affidabili e tempestive, anche attraverso l’adozione di processi e sistemi data driven, che supportino i processi decisionali aziendali. Solo grazie al contributo insostituibile del CFO e alla sua interazione con le business line, l’impresa costituirà le condizioni indispensabili per sopravvivere, mantenere o sviluppare la capacità di adattamento alla situazione di crisi ed essere quindi resiliente. Se ne parlerà al VI Forum Pianificazione e Controllo “Il ruolo del controller tra passato e futuro: dai rischi alle opportunità”, organizzato da ANDAF e Wolters Kluwer.

L’attuale contesto geopolitico, caratterizzato dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino, sta comportando gravi riflessi negativi a livello macroeconomico e, conseguentemente, anche sulla capacità di generare risultati economico-finanziari positivi delle singole imprese. Tale contesto sfavorevole, acuito peraltro dall’incertezza e dalla difficoltà di fare previsioni attendibili, può addirittura arrivare a incidere direttamente sulla capacità dell’impresa di generare valore e quindi di continuare ad operare in condizioni di normale funzionamento (c.d. Going Concern). Gli interventi governativi messi in campo per contrastare le emergenti difficoltà hanno mostrato i loro limiti in termini di efficacia. Il ruolo del CFO e il contributo offerto dal controllo di gestione Così, dinnanzi a una situazione grave e incerta come quella legata all’emergenza in corso, il CFO dovrà farsi trovare pronto ed essere in grado di gestire la variabilità degli scenari che possono mutare rapidamente per fornire informazioni tempestive al management utili ai fini decisionali e, in ultima analisi, per valutare costantemente i presupposti della continuità aziendale. È quindi assolutamente fondamentale il contributo offerto dal controllo di gestione nel produrre proiezioni economico-finanziarie affidabili, ma anche previsioni su differenti aspetti della performance aziendale e dell’individuazione dei fattori critici di successo o degli elementi di rischio insiti nel business, apporto imprescindibile e più che mai non sostituibile dall’analisi per indici di bilancio. Pertanto, in tale contesto, Il CFO dovrà, come di consueto, presidiare adeguatamente il controllo dei costi e dei margini generati da ogni cliente / mercato (valutando all’occorrenza metodologie di accounting più evolute basate sulle attività) e garantire il monitoraggio dei principali processi aziendali. Ma questo non basta. Il CFO sarà sempre più spesso chiamato a garantire una corretta pianificazione economico-finanziaria, prestando particolare attenzione alla dinamica dei flussi di cassa nel breve periodo, a definire le azioni funzionali al miglioramento di quest’ultimi e ad ottimizzare gli investimenti e la struttura finanziaria dell’impresa Vince l’impresa resiliente L’impresa oggi deve più che mai essere capace di rispondere rapidissimamente e in modo adattivo alla mutevolezza del contesto attuale per sopravvivere e sviluppare un vantaggio competitivo, dovrà essere resiliente. E così l’impresa resiliente sarà quella predisposta al cambiamento e alla diversificazione non correlata della propria produzione (fino alla riconversione produttiva), fondata sulle competenze e sull’engagement delle proprie risorse umane, fortemente capace di guardare ad un futuro imprevedibile definendo rapidamente un modello di business vincente e sostenibile ponendo quindi una particolare attenzione ai fattori ambientali, sociali e di buona governance (ESG). Tutti questi temi esaltano l’importanza del controllo di gestione e implicano chiaramente l’assoluta necessità per l’impresa (non solo quindi per il Finance) di dotarsi di adeguate tecnologie, di cambiare la logica dell’approccio, uscendo dall’area di comfort e aprendosi al rischio ed alla sostenibilità. Il CFO dovrà, quindi, farsi parte attiva del processo di cambiamento aziendale assumendo il ruolo di leader non solo della trasformazione digitale ma anche del cambio di passo nel controllo superando analisi ormai obsolete. Mi piace far riferimento in questo caso al cambiamento generazionale, tema che affronteremo nel corso del Forum Pianificazione e Controllo 2022. Il cambio generazionale da sempre richiede soluzioni di pianificazione e controllo innovative, che diventano più importanti al crescere della quantità delle informazioni gestite: aiutano a definire gli obiettivi e ad apprezzare in modo oggettivo le performance. Così il nuovo controllo di gestione dovrà essere sempre più attento a fattori di ambiente esterno, scenari e all’attuazione della strategia. Ciò significa ricorrere a nuovi strumenti, ma anche e soprattutto a nuove modalità di svolgimento delle attività di pianificazione e controllo. ‘Condivisione’ sarà la parola d’ordine. E la condivisione è nelle corde delle nuove generazioni, meno nelle generazioni che arrivano dal giurassico. Questo si tradurrà in quella che viene definita la shared economy. Un’economia che sempre più è distante dai comportamenti e dai contenuti delle controllership tradizionali Nel corso del Forum Pianificazione e Controllo 2022 proveremo a esplorare le condizioni indispensabili per sopravvivere e ancora per mantenere o acquisire la capacità di adattamento a tale situazione di crisi generalizzata ed essere quindi resiliente.

Partecipa gratuitamente al Forum Pianificazione e Controllo 2022 In programma il 21 settembre, in live streaming, dalle 14.30 alle 19.30, la VI edizione del Forum Pianificazione e Controllo “Il ruolo del controller tra passato e futuro: dai rischi alle opportunità”, organizzato da ANDAF e da Wolters Kluwer. Iscriviti subito al live streaming!

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/09/15/cfo-condizioni-indispensabili-resilienza-crisi-economica