Non è cumulabile la pensione anticipata quota 100 con i redditi da lavoro, fatta eccezione per quelli da lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui. E’ quanto annunciato dalla Corte Costituzionale, con un comunicato stampa del 5 ottobre, nel quale anticipa la decisione della Consulta sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice di Trento sull’art. 14, comma 3 del D.L. n. 4 del 2019.

La pensione quota 100 non è cumulabile con i redditi da lavoro, fatta eccezione per quelli da lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui. In materia si è pronunciata la Corte Costituzionale, con un comunicato del 5 ottobre, nel quale anticipa la decisione della Consulta sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice del lavoro di Trento sull’art. 14, comma 3 del D.L. n. 4 del 2019. La norma è stata censurata per violazione dell’art. 3, primo comma, della Costituzione, là dove non prevede identica esenzione per i redditi da lavoro dipendente (prestazione di lavoro intermittente) fino a 5.000 euro lordi annui. Secondo il Giudice di Trento, il differente trattamento previsto per il reddito da lavoro non sarebbe giustificato. L’intervento della Corte Costituzionale La Corte costituzionale ha dichiarato “non fondata la questione poiché le situazioni in esame non sono paragonabili. Il lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui non dà luogo a obbligo contributivo. La preclusione assoluta di svolgere lavoro subordinato, che la disciplina del pensionamento anticipato quota 100 impone, è giustificata perché la richiesta agevolata di uscire anticipatamente dal lavoro entrerebbe in netta contraddizione con la prosecuzione di una prestazione di lavoro”. Copyright © - Riproduzione riservata Corte Costituzionale, comunicato stampa 05/10/2022

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/10/06/quota-100-consulta-pronuncia-cumulo-altri-redditi-lavoro