Per gestire al meglio i rischi connessi al tema della sostenibilità e trasformarli in opportunità è necessaria una governance evoluta, che sia opera di concerto tra tutte le funzioni aziendali interessate. In particolare, il Consiglio di amministrazione deve stabilire le strategie e le politiche connesse alla sostenibilità. Spetterà, poi, al Direttore generale il compito di attuare quanto deciso dal Cda. Altre figure, che giocano un ruolo chiave nella governance, sono il Chief Financial Officer, il responsabile del processo di gestione dei rischi e il responsabile per la gestione delle sostenibilità. Se ne parlerà al Forum Sostenibilità, organizzato da Wolters Kluwer e ANDAF, che si terrà il 17 novembre a Milano e in live streaming!

Strutturare una governance ottimale della sostenibilità non significa focalizzarsi solamente su temi di alto livello e generali, quali ad esempio le modalità con le quali una società contribuisce alla comunità di riferimento o alla tutela dell’ambiente, ma anche su obiettivi di più breve termine quali un efficace utilizzo delle risorse e il supporto al benessere delle proprie persone. Figure chiave nella governance della sostenibilità Per gestire al meglio i rischi connessi al tema della sostenibilità e trasformarli in opportunità, è necessaria una governance evoluta, che sia opera di concerto tra tutte le funzioni interessate. La prima è rappresentata dal Consiglio di Amministrazione, che stabilisce le linee guida delle strategie e delle politiche connesse alla sostenibilità e alla gestione dei rischi, ed è inoltre responsabile per le dichiarazioni non finanziarie. Altro ruolo fondamentale è quello del Direttore generale o Amministratore delegato, che ha il compito di attuare quanto deciso dal Consiglio di Amministrazione, definendo procedure e processi, assegnazione di risorse e responsabilità. I risk owner, la prima linea di difesa dell’azienda, ovvero coloro che hanno la responsabilità e l’autorità in materia di gestione dei rischi, sono una funzione chiave, e il loro coinvolgimento richiede che siano messi a parte delle decisioni strategiche relative alla sostenibilità. Il Chief Financial Officer (CFO) potrà essere incaricato di redigere il reporting obbligatorio legato alla sostenibilità (DNF), in quanto reporting soggetto al controllo di un revisore con cui la funzione è già in contatto. La redazione del bilancio di sostenibilità può, a seconda della struttura societaria, coinvolgere anche altre figure, che si coordineranno con il CFO. Altre due figure che, ove presenti, giocano un ruolo chiave nella governance della sostenibilità sono il responsabile del processo di gestione dei rischi (ERM) e il responsabile per la gestione delle sostenibilità (ESG Manager). All’ESG Manager è affidato il compito di comprendere i macro trend di quest’ambito, incluse le evoluzioni normative e i rischi emergenti. L’ERM si dovrà confrontare proattivamente con l’ESG Manager per recepire questi mega trend nel processo di gestione dei rischi, includendovi politiche di mitigazione e adattamento alla transizione. Si tratta di un processo complesso, soprattutto per due aspetti: - i diversi archi temporali considerati nella comprensione degli impatti sull’azienda - generalmente quinquennale per la gestione dei rischi, trentennale per obiettivi di sostenibilità come quelli contenuti nel Green Deal; - la quantificazione economica di alcuni rischi legati alla sostenibilità, e conseguentemente la difficoltà nell’includerli correttamente nella ponderazione di tutti i rischi aziendali. Infine, per aumentare l’efficacia delle funzioni nell’assumere decisioni e nel collegamento con il Top Management, ove possibile è opportuno vengano costituiti Comitati ad hoc, quali il Comitato di Gestione dei Rischi.

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/11/10/governance-sostenibilita-rischi-operativi-spetta-funzione-controllo