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Archivio newsSostenibilità e governance: servono regole più semplici per le imprese
La diffusione e l’integrazione del concetto di sostenibilità nella strategia, nella governance e nei processi aziendali necessita di strumenti di gestione e rappresentazione semplici, che ne garantiscano l’accessibilità, l’effettiva utilità e l’efficace elaborazione sia per coloro che preparano l’informativa sulle azioni di sostenibilità intraprese sia per chi utilizza tale informativa come fonte di dati per guidare le proprie decisioni di business e di investimento. È quindi auspicabile che le attuali misure di rendicontazione relative alla sostenibilità vengano semplificate e standardizzate. Il presidente di ANDAF, Agostino Scornajenchi, anticipa a IPSOA Quotidiano alcuni dei temi al centro del Forum Sostenibilità, organizzato da Wolters Kluwer e ANDAF, in programma oggi a Milano e in live streaming.
Oggi si terrà a Milano la II edizione del Forum Sostenibilità organizzata da Wolters Kluwer e ANDAF, l’Associazione dei CFO italiani. In che modo interpretano l’attuale contesto socioeconomico i professionisti che lei rappresenta - Presidente Scornajenchi - costantemente impegnati in azienda a definire le strategie e a garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati?A partire dagli ultimi mesi del 2021, a fronte di una ripresa economica incoraggiata da interventi pubblici tempestivi e strutturati, le aziende hanno dovuto fare i conti, purtroppo, con un significativo aumento dei costi delle materie prime che, per le imprese industriali, ha determinato una repentina compressione dei margini operativi. Un impatto che si somma a problemi di liquidità e si fa più significativo nei settori che producono beni di consumo (per esempio, abbigliamento e mezzi di trasporto), in cui i margini sono già significativamente ridotti. L'assorbimento dei rincari nei margini delle imprese spiega anche perché l'inflazione in Italia rimanga più bassa che altrove. Per contrastare gli effetti di questo fenomeno sul comparto produttivo e sui consumatori, sono in corso di approvazione ulteriori misure di contenimento che in bilancio si traducono soprattutto come benefici fiscali (crediti d’imposta, detrazioni) e contributi in conto esercizio. Per quanto riguarda i ristori già in atto, il sistema di controllo delle procedure per ottenere gli aiuti è divenuto ancora più stringente, al fine di verificare eventuali comportamenti anomali da parte delle imprese. Il contesto in cui operiamo è estremamente fluido, dinamico e complesso e il CFO deve necessariamente introdurre linee di controllo e difesa che garantiscano la continuità aziendale, anche facendo ricorso a nuove competenze e strumenti.In questa ottica, quali sono le aspettative dei CFO relativamente alle nuove regole o interpretazioni del quadro normativo di sostenibilità di prossima emanazione?La diffusione e l’integrazione del concetto di sostenibilità nella strategia, nella governance e nei processi aziendali necessita di strumenti di gestione e rappresentazione semplici, che ne garantiscano l’accessibilità, l’effettiva utilità e l’efficace elaborazione sia per coloro che preparano l’informativa sulle azioni di sostenibilità intraprese sia per chi utilizza tale informativa come fonte di dati per guidare le proprie decisioni di business e di investimento. La gran mole di adempimenti e la granularità dell’informativa richiesta dalle bozze di standard fino a ora pubblicate, preoccupa molto gli operatori, in particolare per le significative difficoltà applicative. È quindi auspicabile che le attuali misure di rendicontazione relative alla sostenibilità vengano semplificate e standardizzate. Un obiettivo che può essere raggiunto solo definendo le priorità informative e tenendo conto anche delle capacità sostanziali delle aziende e dei costi da sostenere. Ma il requisito fondamentale è senz’altro rappresentato dalla verificabilità delle informazioni proposte. Un’informativa sulla sostenibilità che sia realmente comparabile, verificabile e accessibile necessita di una struttura inclusiva, di un chiaro impianto normativo, di requisiti minimi ed essenziali che siano uguali per tutti e da tutti applicabili, e pertanto incrementali a seconda della complessità dell’entità che li applica e del business in cui opera. L’obiettivo è far sì che la rendicontazione di sostenibilità non rappresenti un privilegio per pochi, ma un impegno comune a favore di tutti. Sicuramente essenziale è la definizione di un insieme di indicatori, non troppo esteso e non eccessivamente tecnico, che siano misurabili e, dunque, verificabili e comparabili nel tempo. Inoltre, l’applicazione dell’informativa sostenibile deve essere adeguata anche alle aziende di minori dimensioni, che affrontano costi maggiori legati alla sostenibilità e forti impatti in termini di rischi e opportunità, affinché anch’esse possano fornire un’informativa fruibile e utile che consenta valutazioni comparabili.Alla luce di quanto discusso finora, quali sono gli argomenti di maggiore interesse affrontati nell’edizione 2022 del Forum Sostenibilità?Le aziende, per pensare al futuro, devono prima di tutto essere in buona salute, ovvero garantire la continuità aziendale. L’incertezza della valutazione prospettica e la conseguente necessità di adeguare la rendicontazione dell’azienda saranno i temi centrali di questa edizione del Forum Sostenibilità. Il Reporting Integrato rappresenta il nuovo approccio ai processi di rendicontazione aziendale e ha il vantaggio di coniugare strategia, governance, performance finanziaria e contesto sociale, ambientale ed economico nel quale l’azienda opera. L’interesse per i parametri e i criteri ESG è sempre più diffuso e, come ANDAF, l’obiettivo che ci siamo dati è quello di formare e informare su questi temi, ma soprattutto di prendere parte alla definizione delle regole di valutazione e rappresentazione, mettendo a disposizione le competenze e le esperienze maturate, affinché queste regole siano coerenti, rappresentabili e sostenibili. A tal fine presenteremo una proposta che, grazie a una sostanziale semplificazione e standardizzazione dell’esposizione, renda la rendicontazione della sostenibilità maggiormente accessibile e tenga conto delle capacità aziendali e, soprattutto, dei costi del reporting (organizzazione e predisposizione del documento) e del rapporto fra costi e opportunità della sostenibilità.Presidente Scornajenchi, come ha avuto modo di affermare più volte, contribuire a formare i manager del futuro e promuovere la cultura manageriale in ambito finanziario è parte della missione e del DNA di ANDAF. In che modo intendete valorizzare e accrescere le competenze di CFO e professionisti dell’area economico-finanziaria, affinché siano in grado di guidare il cambiamento in un contesto così mutevole?Ci troviamo a operare in un’epoca di grandi cambiamenti, ma forse sarebbe più corretto dire che viviamo un vero e proprio cambiamento d’epoca, che richiede manager sempre più competenti, che sappiano guidare le aziende verso un futuro in profonda trasformazione caratterizzato da contesti incerti e complessi. Per questo motivo ANDAF investe sull’evoluzione culturale del ruolo dei CFO e dei manager in azienda, con un preciso orientamento: definire, valorizzare, promuovere le competenze dei professionisti e delle organizzazioni in ambito finance. ANDAF, grazie ad un approfondito lavoro di ricerca e consultazione, ha contribuito a pubblicare una Prassi di Riferimento per il CFO, la PDR UNI 104:2021, ovvero una mappa delle competenze aggiornata che definisce il sapere e il saper fare per i professionisti finance riconosciuta dall’Ente di Normazione Italiana UNI. Inoltre, ANDAF ha ottenuto il riconoscimento del MISE quale Associazione in grado di fornire ai soci l’Attestazione della Qualità dei Servizi Professionali prestati, proprio grazie a uno specifico iter di valorizzazione del dossier delle referenze e titoli di professionalità di quanti sono associati. ANDAF offre anche assistenza, per coloro che desiderano mettere alla prova e aggiornare le proprie competenze, al fine di ottenere la Certificazione del Profilo Professionale, secondo la Prassi e le Norme UNI, riconosciuta a livello nazionale da Accredia per il profilo del CFO e del CFO DP. Questa attestazione della professionalità è, di fatto, un acceleratore nella fase di valutazione del dossier documentale di accesso alla certificazione. ANDAF è inoltre Exam Centre accreditato da Intertek per sostenere l'esame che permette ai candidati di essere certificati con riconoscimento presso il registro nazionale di Accredia. E infine, ANDAF ha previsto di accompagnare l'evoluzione dei processi erogati dal CFO attraverso l'elaborazione di check-list proprietarie che permettano la Certificazione del Servizio dell'area Amministrazione Finanza e Controllo in tutte le sue fasi di attività che coinvolgono anche l'organizzazione e i collaboratori. Se il mestiere del CFO fosse quindi come la navigazione in mare, per raggiungere l’obiettivo, avremmo bisogno di una buona previsione del meteo e delle condizioni esterne, di una barca di qualità con la strumentazione giusta. Tuttavia, per compiere un viaggio in sicurezza è fondamentale anche un team che operi in perfetta sinergia, guidato da uno skipper competente. La qualità delle competenze del CFO e dei manager apicali, insieme alla preparazione e alla coesione dei collaboratori che compongono il team, sono determinanti per orientare la rotta verso la sostenibilità, sospinti dal vento della digitalizzazione, e la sua corretta rendicontazione, per costruire un futuro migliore da consegnare alle nuove generazioni. Copyright © - Riproduzione riservata