E’ stata approvata dal Parlamento Europeo la direttiva sulla parità di genere che dovrà trovare pieno recepimento da parte dei paesi membri entro metà 2026. Si prevede che almeno il 40% dei consiglieri non esecutivi e il 33% del totale a ogni genere, nelle aziende che occupano più di 250 dipendenti, debbano essere donne.

E’ fissato al mese di luglio 2026 il termine entro cui tutte le grandi società quotate nell’Ue dovranno adottare misure per incrementare la presenza delle donne nei consigli di amministrazione. Il Parlamento europeo ha infatti adottato in via definitiva la nuova legislazione conosciuta come direttiva sulle donne ( c.d. Women on Boards). L’obiettivo è quello di introdurre procedure di assunzione trasparenti nelle società in modo che, entro la fine di giugno 2026, il 40% dei posti di amministratore senza incarichi esecutivi e il 33% di tutti i posti di amministratore siano occupati da donne, secondo criteri di merito. Le società quotate dovranno fornire annualmente informazioni sulla rappresentazione di genere nei loro cda alle autorità competenti e, se gli obiettivi non sono stati raggiunti, dovranno spiegare come intendono raggiungerli. Le informazioni saranno pubblicate sui siti delle società. Le piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti sono escluse dall’ambito di applicazione della direttiva. La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. I Paesi Ue devono prevedere misure sanzionatorie effettive, dissuasive e proporzionate (ad esempio delle multe) per quelle aziende che non seguiranno procedure di nomina aperte e trasparenti. Gli organi giudiziari dovranno avere il potere di sciogliere i consigli di amministrazione selezionati dalle società. qualora dovessero violare i principi della direttiva.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/11/24/assunzioni-trasparenti-donne-cda-2026