Sono cumulabili, nel rispetto dei requisiti di legge e delle regole di cumulabilità, gli incentivi relativi alla decontribuzione Sud e allo sgravio spettate ai datori di lavoro privati in possesso di certificazione della parità di genere. Le istanze, per entrambe le agevolazioni, devono essere trasmesse dalle imprese all’INPS. I due benefici contributivi possono essere fruiti se vengono rispettate tutte le specifiche condizioni. Quali sono? Quanto può risparmiare il datore di lavoro con il cumulo?
ChiCertificazione parità di genereSi applica a partire dal 2022 lo sgravio contributivo, nella misura dell'1%, spettate ai datori di lavoro privati in possesso di certificazione della parità di genere, riconosciuta in base ai parametri stabiliti dal dpcm 29 aprile 2022 (norma Uni 125:2022) e rilasciata dagli organismi di valutazione accreditati ai sensi del regolamento (CE) 765/2008.
Attenzione Il datore di lavoro che non consenta la fruizione dei permessi e congedi previsti in materia di genitorialità e carevigers è punito con la sanzione accessoria della sospensione della certificazione di parità per un periodo di due anni. |
Decontribuzione SudLe aziende private che operano nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) possono fruire di un nuovo
esonero contributivo parziale con riferimento a tutti i rapporti di lavoro, sia di nuova costituzione che preesistenti (art. 27 L. n. 126/2020).
Attenzione Il beneficio contributivo si applica ai lavoratori già in forza con contratti di lavoro subordinato a tempo pieno o parziale, siano essi a tempo indeterminato che determinato, ovvero con contratti di apprendistato, con esclusione dei datori di lavoro del settore agricolo e i contratti di lavoro domestico. |
Cosa
Certificazione parità di genereL’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche) si applica in misura non superiore all’1% e nel
limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna azienda, applicabile su base mensile.
Decontribuzione SudLa misura dell’incentivo si applica in misura pari a:
-
30% fino al 2025;
-
20% nel 2026 e 2027;
-
10% nel 2028 e 2029;
sulla contribuzione previdenziale ed è cumulabile con altri sgravi in corso di fruizione.
Come
I
due benefici contributivi possono essere fruiti se vengono
rispettate tutte le seguenti
condizioni:
- sussistenza della regolarità contributiva;
- assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
- rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonchè di quelli regionali, territoriali o aziendali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Certificazione parità di genereUna volta ottenuta la certificazione sulla parità di genere, la
domanda di riconoscimento del beneficio deve essere
presentata all’INPS, attraverso una procedura di prossima disponibilità.
Decontribuzione SudI datori di lavoro che vogliono fruire dell’agevolazione devono esporre i lavoratori per i quali spetta l’agevolazione in ciascun flusso Uniemens di competenza.
Per esporre il beneficio si dovrà valorizzare l’elemento "Imponibile" e l’elemento "Contributo" della sezione "DenunciaIndividuale".
Inoltre, nella "DenunciaIndividuale", "DatiRetributivi", elemento "Incentivo":
- nell’elemento "TipoIncentivo" dovrà essere inserito il valore “ACAS”, con significato di “Agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate - Decontribuzione Sud art.27 D.L n.104/2020”;
- nell’elemento "CodEnteFinanziatore" dovrà essere inserito il valore “H00” (Stato);
- nell’elemento "ImportoCorrIncentivo" dovrà essere indicato l’importo posto a conguaglio relativo al mese corrente.
La decontribuzione Sud è
cumulabile con altri esoneri o
riduzioni delle aliquote di finanziamento, per cui non sia previsto espresso divieto, sia con riferimento ad altre agevolazioni di tipo contributivo che con riferimento agli incentivi di tipo economico.
Attenzione La sequenza di cumulabilità tra gli esoneri si basa sull’ordine cronologico di approvazione delle norme che li hanno introdotti: l’ultimo esonero introdotto nell’ordinamento si cumula (ove così previsto) con i precedenti sulla contribuzione residua “dovuta”. |
Quando
Certificazione parità di genereLo sgravio per la certificazione di parità è in vigore a partire dall’anno 2022 e ne segue la durata.
Decontribuzione SudAl momento l’incentivo si applica
fino al 31 dicembre 2022. Per i restanti periodi, fino al 2029, è necessario attendere l’autorizzazione da parte della Commissione Europea.
Calcola il risparmio
Operaia assunta al livello 4 del CCNL metalmeccanica artigiani da parte di un’azienda in possesso della certificazione di parità.
Su base mensile, la retribuzione di base è pari a 1.628,07 euro. La contribuzione ordinaria INPS a carico del datore di lavoro è pari a 475 euro, la contribuzione INAIL è pari a 120 euro.
Applicando la decontribuzione Sud, gli oneri previdenziali carico del datore di lavoro si riducono a 300 euro. Su questo importo residuo di contribuzione dovuta all’INPS va applicato lo sgravio nella misura dell’1% previsto per le aziende in possesso della certificazione di parità.
Risparmio %Effettuando i calcoli di costo del lavoro, appare evidente come il risparmio, in termini percentuali, che il datore di lavoro può conseguire attraverso l’applicazione in
cumulo dello sgravio parità e di quello per il lavoro nel Mezzogiorno, è pari all'
8%.
| Nessuno sgravio | Decontribuzione + sgravio parità |
Retribuzione mensile | 1.628 euro | 1.628 euro |
Onere contributivo mensile | 475 euro | 300 euro |
Onere assicurativo mensile | 120 euro | 120 euro |
Totale mensile | 2.223 euro | 2.048 euro |
Risparmio % | | 8% |
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/12/05/decontribuzione-sud-certificazione-parita-genere-risparmia-cumulo