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Archivio newsWelfare azienda come opportunità: i dati di Confprofessioni
E’ stato presentato a Roma, in data 6 dicembre 2022,il Rapporto Welfare Index PMI 2022, da cui emerge sempre più chiaramente il valore di questo strumento come patto sociale per il Paese e un fattore strategico per le imprese.Valore sottolineato anche dal neo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone.
Il welfare aziendale continua a crescere: oltre il 68% delle PMI italiane supera il livello base. Questa l’evidenza dei dati diffusi da Confprofessioni in un comunicato stampa del 6 dicembre 2022. Non solo le grandi aziende, anche le microimprese puntano sul welfare: aumentate dal 7,7% del 2017 al 15,1% del 2022 Le PMI con il welfare più elevato generano un maggiore impatto sociale su persone e comunitàWelfare Index PMI promuove le PMI italiane in Europa con SME EnterPRIZE: l’iniziativa di Generali che premia i modelli di business sostenibili delle imprese europee Oltre 6.500 le imprese che hanno partecipato alla settima edizione di Welfare Index PMI: provenienti da tutta Italia e di tutte le dimensioni, rappresentano tutti i settori produttivi È stato presentato a Roma il Rapporto Welfare Index PMI 2022 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla settima edizione. La fotografia sullo stato del welfare nelle PMI italiane si basa su un modello di analisi organizzato in dieci aree: 1) Previdenza e protezione, 2) Salute e assistenza, 3) Conciliazione vita-lavoro, 4) Sostegno economico ai lavoratori, 5) Sviluppo del capitale umano, 6) Sostegno per educazione e cultura, 7) Diritti, diversità, inclusione, 8) Condizioni lavorative e sicurezza, 9) Responsabilità sociale verso consumatori e fornitori, 10) Welfare di comunità.Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha dichiarato: “Il welfare è un volano in grado di far crescere la produttività, grazie ad un migliore coinvolgimento dei lavoratori nei processi aziendali. Conoscere e accompagnare i bisogni dei dipendenti è quell’attenzione che denota una chiara e precisa volontà di dare al lavoro una dimensione più ampia. Un coinvolgimento che quasi sempre è ripagato da una rinnovata dedizione alla mission aziendale in grado di aumentare efficienza e produttività. In quest’ottica, il welfare diventa un’opportunità per le aziende e per i suoi lavoratori e viceversa”. Le PMI con il welfare più elevato generano un maggiore impatto sociale su persone e comunità Le PMI con welfare più evoluto ottengono un maggiore impatto sociale sui propri stakeholder: lavoratori e loro famiglie, fornitori, clienti e comunità. Inoltre, contribuiscono molto di più della media alla crescita dell’occupazione di donne e giovani. Le imprese che concepiscono il welfare come leva strategica di sviluppo sostenibile sono raddoppiate, da 6,4% del 2016 a 14,1% del 2022. Ben l’87,5% di queste aziende genera un impatto sociale di livello elevato, contro una media generale del 38%. Per le PMI ad uno stadio iniziale di sviluppo del welfare aziendale tale percentuale si ferma al 6%. Nell’occasione, è stato presentato per la prima volta il Position Paper firmato dagli esperti del Comitato Guida Welfare Index PMI intitolato “Il contributo del welfare aziendale al rinnovamento del welfare italiano”. Le iniziative delle imprese, se adeguatamente sostenute, possono crescere ulteriormente nell’interesse stesso delle PMI. La spesa totale del welfare pubblico e privato italiano nel 2021 ammonta a 785 miliardi. L’80% di questo flusso, 627 miliardi, è a carico dello Stato. Una quota molto rilevante, 136,6 miliardi (pari al 17,4% del totale), è a carico diretto delle famiglie: in media 5.300 euro per famiglia. Una terza quota, molto più piccola, è quella del welfare aziendale e collettivo: 21,2 miliardi, 2,7% del totale. Dal Paper emerge che il welfare aziendale può rappresentare uno strumento decisivo attraverso il quale investire maggiori risorse in settori chiave e di grande importanza nei progetti del PNRR: sanità, formazione, inclusione sociale. Gaetano Stella, Presidente di Confprofessioni, ha dichiarato: “Anno dopo anno il welfare si sta dimostrando una leva strategica fondamentale per la crescita sostenibile degli studi professionali. Lo dimostra la nuova edizione del Welfare Index Pmi 2022, promosso da Generali, che si conferma ancora una volta il principale strumento di riferimento della cultura del welfare aziendale e della sostenibilità in Italia. Dal nostro punto di vista, possiamo osservare come il welfare contrattuale sia entrato a pieno titolo nella gestione organizzativa degli studi professionali, favorendo la cultura del benessere e una maggior produttività. In una fase economica estremamente difficile per il settore libero-professionale, sono aumentati gli investimenti nell’assistenza sanitaria e nella formazione del capitale umano, confermando quindi il senso di responsabilità e la consapevolezza dei professionisti – datori di lavoro verso modelli di sviluppo innovativi e sempre più inclusivi”.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata