L’assunzione nel 2023 di un lavoratore che percepisce il reddito di cittadinanza garantisce al datore di lavoro, in possesso dei requisiti di legge, la possibilità di fruire di un nuovo sgravio totale, per la durata di dodici mesi, in alternativa all’incentivo già in vigore. Dall’agevolazione sono esclusi i rapporti di lavoro domestico. Con un esempio di calcolo basato sui dati contrattuali è possibile valutare quanto il datore di lavoro può risparmiare instaurando queta tipologia di rapporto di lavoro.
Chi
Il datore di lavoro che procede all’assunzione a tempo indeterminato, applicando la disciplina delle tutele crescenti, di un soggetto percettore del reddito di cittadinanza ha diritto ad una decontribuzione totale senza contestuale erogazione di formazione. La misura trova applicazione per le assunzioni riguardanti i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri e può essere riconosciuta a tutti i datori di lavoro privati che stipulano:
- nuovi contratti a tempo indeterminato;
- trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
In capo al datore di lavoro il diritto alla fruizione dell’incentivo è subordinato al rispetto delle seguenti condizioni:
- regolarità del DURC;
- assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
- rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.Guarda il video Assumere nel 2023: quali sono e come si applicano i 3 incentivi della legge di Bilancio
Attenzione Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico. |
Cosa
L’incentivo, nella sua articolazione transitoria, si sostanzia in uno
sgravio totale della contribuzione previdenziale dovuta all’INPS, per un periodo massimo di durata pari a
12 mesi entro il tetto di
8.000 euro, con esclusione dei premi INAIL.
Esso è alternativo al beneficio previsto dall’art 8 del D.L. n. 4/2019., che però si applica anche ai contratti a tempo determinato.
Attenzione L’efficacia della misura è subordinata all’autorizzazione della Commissione UE. |
Come
L’esonero introdotto dalla legge di Bilancio 2023 (l. n. 197/2022) è
alternativo rispetto allo sgravio riconosciuto dalla legge di Bilancio 2022, che è pari alla minore somma tra il beneficio mensile del reddito di cittadinanza spettante al nucleo familiare, il tetto mensile di 780 euro e i contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoro.
Attenzione L’INPS detterà le istruzioni per l’applicazione del beneficio |
Quando
L’esonero spetta in misura totale per le
assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel
2023.
Calcola il risparmio
Settore artigianato - Assunzione di un lavoratore inquadrato nel CCNL giocattoli industria, liv. 3.
La retribuzione di base è pari a 1.717 euro mensili. La contribuzione mensile dovuta all’INPS è pari a 424 euro mensili. Quest’ultima tranche di costo può essere pressochè azzerata, per i primi dodici mesi di durata del rapporto.
Risparmio %Applicando alla fattispecie concreta l’ipotesi di assunzione incentivata di un percettore del reddito di cittadinanza, appare evidente che il risparmio conseguibile dal datore di lavoro aumenta del
21% in caso di fruizione dei benefici contributivi.
Tipologia contrattuale | Assunzione senza sgravio | Bonus percettori RdC |
Retribuzione annua | 22.451 | 22.451 |
Onere contributivo annuo | 6.272 | 0 |
Totale costo annuo | 28.723 | 22.451 |
Risparmio % | | 21% |
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/01/23/sgravio-assunzione-percettori-reddito-cittadinanza-conviene-datore-lavoro