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Archivio newsProposta una direttiva per garantire maggiore trasparenza e meno burocrazia per le società in ambito UE
La Commissione europea comunica che ha adottato una proposta di direttiva per facilitare alle società l'ampliamento dell'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario dell'UE. La proposta mira ad agevolare le operazioni transfrontaliere delle imprese e ad aumentare la trasparenza e la fiducia in ambito societario rendendo disponibili al pubblico maggiori informazioni sulle imprese a livello dell'UE. La proposta sarà ora discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Viene proposto che gli Stati membri abbiano due anni di tempo per recepire la direttiva nel diritto nazionale una volta che questa sarà stata adottata.
Con un comunicato stampa del 29 marzo 2023, la Commissione europea informa che ha adottato una proposta di direttiva per facilitare alle società l'ampliamento dell'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario dell'UE. La proposta mira ad agevolare le operazioni transfrontaliere delle imprese e ad aumentare la trasparenza e la fiducia in ambito societario rendendo disponibili al pubblico maggiori informazioni sulle imprese a livello dell'UE. Uno dei fini a cui ambisce la normativa è quello di ridurre la burocrazia per le imprese transfrontaliere, risparmiando circa 437 milioni di EUR all'anno di oneri amministrativi grazie a un certificato societario dell'UE o all'applicazione del principio "una tantum". La proposta contribuirà all'ulteriore digitalizzazione del mercato unico e aiuterà le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, a operare nell'UE. Riduzione della burocrazia e degli oneri amministrativi Al fine della riduzione della burocrazia e all’alleggerimento degli oneri amministrativi per le imprese transfrontaliere, le norme proposte contemplano quanto segue: - l'applicazione del principio “una tantum”, in modo che le società non debbano ripresentare le informazioni quando costituiscono una succursale o una società in un altro Stato membro. Le informazioni pertinenti possono essere scambiate tramite il sistema di interconnessione dei registri delle imprese; - l’adozione di un certificato societario dell'UE, contenente un insieme di informazioni di base sulle società, disponibile gratuitamente in tutte le lingue dell'UE; - l’adozione di un modello standard multilingue per una procura digitale dell'UE che autorizzi una persona a rappresentare la società in un altro Stato membro; - l'eliminazione di formalità quali la necessità di una postilla o di traduzioni certificate per i documenti societari. Maggiore trasparenza e fiducia nelle imprese transfrontaliere La proposta aggiorna le norme vigenti dell'UE per le società per adeguarle ulteriormente agli sviluppi digitali e alle nuove sfide, e per stimolare la crescita e la competitività nel mercato unico. Per assicurare una maggiore trasparenza e fiducia nelle imprese le norme proposte mirano a: - garantire che le informazioni importanti sulle società (ad esempio sulle società di persone e sui gruppi di società) siano rese pubbliche, in particolare a livello dell'UE, tramite il BRISIT; - facilitare le ricerche di informazioni sulle società nell'UE consentendo la consultazione del BRIS e, parallelamente, di altri due sistemi che interconnettono i registri dei titolari effettivi e i registri fallimentari; -garantire che i dati figuranti nei registri delle imprese siano esatti, affidabili e aggiornati, ad esempio prevedendo controlli delle informazioni sulle imprese prima della loro iscrizione in tali registri in tutti gli Stati membri. Prossime tappe La proposta sarà ora discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Viene proposto che gli Stati membri abbiano due anni di tempo per recepire la direttiva nel diritto nazionale una volta che questa sarà stata adottata.A cura delle RedazioneCopyright © - Riproduzione riservata