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Archivio newsRetail investment package: norme UE per migliorare l’informativa e le tutele per i risparmiatori
La commissione europea ha proposto un pacchetto di misure che mirano a rafforzare la fiducia degli investitori al dettaglio nei mercati dei capitali e ad aiutarli a ottenere risultati migliori con i loro investimenti, in modo che possano prepararsi per il loro futuro, come il pensionamento. A sua volta, accrescere la fiducia nei mercati dei capitali sarà essenziale per garantire il successo dell'Unione dei mercati dei capitali e incoraggiare la partecipazione degli investitori al dettaglio a medio termine finanziando lo sviluppo economico e le transizioni verde e digitale. Il pacchetto di norme tocca l'intero percorso di investimento del consumatore modificando diverse direttive esistenti ed emanando, in aggiunta, un nuovo regolamento.
La Commissione europea ha definito un retail investment package, su cui dovranno poi esprimersi Consiglio e Parlamento Ue, con cui pone una serie di regole che si propongono di favorire una maggiore consapevolezza da parte degli “investitori al dettaglio” nell’assumere le proprie decisioni di risparmio in maniera coerente con le proprie esigenze e preferenze, il tutto in una cornice di necessaria protezione. Cos’è il retail investment package Il pacchetto ha una portata ampia e tocca l'intero percorso di investimento del consumatore. Consiste in: - una direttiva di modifica, che rivede le norme esistenti stabilite nella direttiva: a) sui mercati degli strumenti finanziari (MiFID II), b) sulla distribuzione assicurativa (IDD), c) sugli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (UCITS), d) sugli investimenti alternativi, direttiva sui gestori di fondi (AIFMD), e) sull'accesso e l'esercizio dell'attività di assicurazione e riassicurazione (Solvibilità II); - nonché in un regolamento di modifica, che rivede il regolamento sui prodotti di investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (PRIIPs). Il pacchetto varato mira a semplificare e modernizzare il complesso della normativa per tutelare il risparmiatore in modo uniforme e omogeneo indipendentemente dalla tipologia di soluzione e di canale distributivo e tenendo conto degli effetti della digitalizzazione. Le norme applicabili possono differire da uno strumento finanziario all'altro e talvolta possono essere incoerenti, creando confusione tra i requisiti cumulativi per gli investitori al dettaglio. Le salvaguardie contenute nel quadro potrebbero anche non essere pienamente efficaci nel proteggere gli investitori al dettaglio e garantire che siano trattati in modo equo. Allo stesso tempo, la digitalizzazione sta cambiando il panorama della distribuzione e ha portato nuove forme di marketing rivolte agli investitori al dettaglio. Qual è la finalità del retail investment package L’iniziativa si colloca nell’ambito del Piano di azione 2020 per l’Unione del Mercato dei Capitali di cui rappresentava uno dei tre obiettivi chiave al fine di rafforzare il livello di sicurezza e di fiducia dei mercati finanziari dell’Ue per stimolare gli investimenti a lungo termine dei cittadini in maniera tale da potere convogliare il risparmio anche nel sostegno alla economia reale e alla transizione green e digitale. In un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione dell'UE e dell'allungamento dell'aspettativa di vita, gli investimenti a lungo termine nei mercati dei capitali potrebbero supportare poi il risparmiatore a ottenere rendimenti più elevati e più sostenibili e un reddito complementare per la pensione, aumentando allo stesso tempo la quantità di investimenti orientati al lungo termine capitale che può essere incanalato nell'economia. Il tutto in un momento congiunturale in cui il rischio di risultati non ottimali per gli investitori al dettaglio è esacerbato dall'attuale contesto economico e dal significativo passaggio da un contesto di bassi tassi di interesse a un’inflazione elevata e tassi di interesse in aumento. L'aumento del costo della vita e l'erosione dei risparmi significano che è ancora più importante che il quadro giuridico sia efficace nel facilitare un mercato efficiente che offra migliori risultati di investimento. Si evidenzia a tal proposito come al momento il livello di partecipazione al dettaglio nei mercati dei capitali dell'UE rimane basso rispetto ad altre economie avanzate. Nel 2021, circa il 17% delle attività delle famiglie dell'UE era detenuto in titoli finanziari (azioni quotate, obbligazioni, fondi comuni di investimento e derivati finanziari), ben al di sotto degli importi detenuti per esempio dalle famiglie statunitensi. Come ha sottolineato il Commissario la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali Mairead McGuinness, l’iniziativa assunta intende sbloccare questo potenziale di investimento. Il modo migliore per farlo, sottolinea, è assicurarsi che i cittadini siano meglio informati, ricevano un trattamento più equo e siano maggiormente in grado di conseguire i loro obiettivi finanziari a lungo termine. Cosa cambia con il retail investment package Il retail investment package interviene in primo luogo cercando di migliorare il modo in cui le informazioni vengono fornite agli investitori al dettaglio sui prodotti e servizi di investimento, in modi più significativi e standardizzati, adattando le regole di divulgazione all'era digitale e alle crescenti preferenze di sostenibilità degli investitori. Si aumenta poi la trasparenza e la comparabilità dei costi richiedendo l'uso di una presentazione e di una terminologia standard sui costi. In questo modo, sottolinea la Commissione europea, si garantirà che i prodotti di investimento offrano un reale rapporto qualità-prezzo agli investitori al dettaglio. Si vuole poi garantire che tutti i clienti al dettaglio ricevano almeno una volta all'anno una visione chiara della performance degli investimenti del proprio portafoglio. Il pacchetto intende poi affrontare i potenziali conflitti di interesse nella distribuzione di prodotti di investimento vietando gli incentivi per le vendite “execution-only” (ovvero dove non viene fornita alcuna consulenza) e garantendo che la consulenza finanziaria sia in linea con i migliori interessi degli investitori al dettaglio. Saranno inoltre assicurate garanzie e trasparenza più rigorose introdotte dove sono consentiti gli incentivi. Si vogliono poi proteggere gli investitori al dettaglio dal marketing ingannevole e preservare elevati standard di qualifiche professionali per i consulenti finanziari. Si intende poi consentire ai consumatori di prendere decisioni finanziarie migliori, incoraggiando gli Stati membri ad attuare misure nazionali in grado di sostenere l'alfabetizzazione finanziaria dei cittadini, indipendentemente dall'età e dal background sociale ed educativo. Copyright © - Riproduzione riservata