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Archivio newsCasse di previdenza e welfare integrato: si ampliano le opportunità per i professionisti
Due milioni di euro per gli iscritti alla Cassa Dottori Commercialisti che hanno sostenuto spese per le rette di asili nido e scuole dell’infanzia nell’anno educativo 2022-2023. Sono alcune delle misure a supporto degli associati per favorire la conciliazione tra vita familiare e professionale. La richiesta di contributo andrà presentata dal 1° agosto al 31 ottobre 2023, esclusivamente on line. Va inoltre ricordato come la Cassa riconosce ancora una serie di prestazioni assistenziali per la tutela della maternità: indennità di maternità, contributo a sostegno della maternità, contributo complementare all’indennità di maternità, interruzione della gravidanza. Quali requisiti sono richiesti per ottenere il contributo?
Una delle tendenze consolidatesi negli ultimi anni è rappresentata dalla attenzione crescente che le Casse di previdenza dei professionisti rivolgono ai servizi di welfare a beneficio dei propri iscritti, oltre alle tradizionali e istituzionali prestazioni pensionistiche. Esperienza meritevole di sicura attenzione in tale prospettiva è quella della Cassa di previdenza dei Dottori Commercialisti. Il Welfare delle Casse Così come viene sottolineato nel recente Rapporto annuale dell’Adepp si va verso un progressivo ampliamento dello stesso concetto secondo le diverse declinazioni di welfare assistenziale-strategico, welfare attivo, welfare “di sostegno della ripresa” e il ruolo sussidiario assunto dalle Casse. L’articolazione e le nuove declinazioni, si sottolinea, nascono dall’evidenza che il welfare non è più legato alla mera prestazione di servizi assistenziali ma è fortemente interconnesso all’emergere di nuovi trend e alla necessità di adeguarsi a fenomeni veloci e irreversibili quali il cambiamento demografico, la frammentazione del tessuto sociale e soprattutto il ridimensionamento della famiglia multigenerazionale che è sempre stata la rete primaria di protezione sociale. Si tratta non solo di dare assistenza in termini di sostegno al reddito e di servizi per la famiglia ma anche di investire parte dei patrimoni delle Casse, sempre nel rispetto dell’obbligo di garantire la sostenibilità del sistema previdenziale e in linea con l’autonomia finanziaria, gestionale e organizzativa costituzionalmente garantita, in misure che favoriscano la crescita e l’ammodernamento delle professioni. Per agevolare questa direzione va sottolineato come nella delega fiscale che ha intrapreso l’iter parlamentare si preveda l’opportunità di ridurre l’aliquota sui redditi di capitale realizzati dagli Enti previdenziali rispetto all’attuale aliquota di imposta ordinaria del 26 per cento, che diviene il 12,5 per cento se i redditi derivano da titoli di Stato o equiparati. Il DDL delega prevede che, fermo restando l’applicazione del regime sostitutivo, l’aliquota venga ridotta. La ragione, come sottolinea una recente audizione dell’Ufficio parlamentare di bilancio, può essere ricondotta al fatto che le Casse hanno come finalità istituzionale l’erogazione agli iscritti delle pensioni del primo pilastro che sono meritevoli di un trattamento agevolato, come del resto avviene per le pensioni erogate dall’INPS e, sia pure su un piano diverso, per quelle erogate dalla previdenza complementare. Ridurre l’aliquota significa al contempo liberare risorse finanziarie da destinare, inter alia, anche ai servizi di welfare. Le coperture salute della Cassa dei Dottori Commercialisti Così come viene sottolineato nel documento sulla Company Profile della Cassa dei Dottori Commercialisti pubblicato sul sito, l’Ente di previdenza e assistenza mette al centro della propria mission politiche di welfare che promuovono il benessere degli iscritti. Negli ultimi anni, una delle aree sulle quali la Cassa ha incrementato la propria attività a supporto degli iscritti è quella delle tutele sanitarie. Si evidenzia ancora come nel budget 2023 è stato, infatti, previsto uno stanziamento di quasi 17 milioni di euro per le nuove coperture sanitarie a disposizione dei dottori commercialisti e dei loro familiari che, in un’ottica di prevenzione, permettano di dare risposte sempre più efficaci. Le coperture messe a disposizione sono la nuova polizza sanitaria e la copertura Long Term Care di Emapi. Sul primo aspetto la polizza sanitaria della Cassa permette, in particolare, di usufruire di nuove coperture assicurative che vanno dalle più innovative soluzioni di telemedicina, al pacchetto maternità e ai check up personalizzati per genere e fascia d’età, erogati da strutture convenzionate. In un’ottica di attenzione sempre maggiore alla salute e ai bisogni associati e alle pesanti ricadute a livello professionale e famigliare derivanti da malattie, infortuni e ove malauguratamente insorgano situazioni di non autosufficienza, si sottolinea, la Cassa ha inteso poi offrire una ulteriore tutela assistenziale gratuita tramite, appunto, l’erogazione di una rendita mensile, ai professionisti che si trovino in condizioni di non autosufficienza. In particolare, la polizza, stipulata con EMAPI (l’Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani), garantisce ai pre-iscritti, iscritti, pensionati attivi e dottori commercialisti titolari di pensione diretta non attivi (compresi i pensionati in totalizzazione e cumulo) che alla data del 1° gennaio 2023 non abbiano compiuto 75 anni di età e che si trovino in stato di non autosufficienza una somma mensile pari a 1.200 euro, non indicizzata, garantita all’assicurato finché è in vita (Copertura Base). Tale intervento assistenziale è stato sottoscritto dalla Cassa con oneri a proprio carico e non è necessaria alcuna iniziativa o adempimento da parte dei beneficiari per aderirvi. Sempre tramite l’EMAPI in maniera gratuita è poi disponibile una TCM, una polizza vita in caso di decesso del professionista che garantisce agli eredi l’erogazione a titolo di indennizzo di una somma, il cui ammontare complessivo varia in funzione inversamente proporzionale all’età del beneficiario. È possibile estendere la garanzia sottoscrivendo una integrazione a proprio carico. Si sottolinea ancora come per particolari situazioni che hanno avuto una significativa incidenza sul bilancio familiare (ad esempio interruzione dell’attività professionale per almeno due mesi, decesso dell’iscritto che abbia generato situazioni di grave difficoltà finanziaria per il nucleo familiare) la Cassa può riconoscere un intervento economico adeguato al singolo caso. Sostegno alla genitorialità Così come viene poi riportato in uno specifico comunicato stampa la Cassa Dottori Commercialisti ha stanziato due milioni di euro per gli iscritti che hanno sostenuto spese per le rette di asili nido e scuole dell’infanzia nell’anno educativo 2022-2023. Negli ultimi anni si, rimarca, è aumentata l’attenzione verso politiche di sostegno alla genitorialità, soprattutto nei primi anni di vita dei bambini, durante i quali un maggiore investimento nei servizi all’infanzia permette di sostenere la partecipazione al lavoro e incide significativamente sui tassi di dispersione, soprattutto femminile. In quest’ottica la Cassa Dottori Commercialisti ha finanziato per il secondo anno consecutivo interventi a supporto degli associati con l’obiettivo di favorire la conciliazione tra vita familiare e professionale. I beneficiari potranno ricevere un rimborso delle spese fino a mille euro per ogni figlio a condizione che abbiano dichiarato nel 2022 in riferimento al 2021 un reddito professionale fino a 30.000 euro. Qualora la spesa di cui si chiede il rimborso sia stata oggetto di altri contributi o sussidi, la Cassa procederà a determinare il rimborso sulla spesa residua. Tra i destinatari dell’iniziativa, anche i genitori con minori in affido temporaneo e/o preadottivo e in collocamento provvisorio. La richiesta di contributo, previsto per le spese scolastiche sostenute per l’anno in corso, andrà presentata dal 1° agosto al 31 ottobre 2023, esclusivamente online, tramite il servizio DAS che sarà messo a disposizione nell’area riservata del sito della Cassa. Va poi ricordato come la Cassa riconosce ancora una serie di prestazioni assistenziali per la tutela della maternità (indennità di maternità, contributo a sostegno della maternità, contributo complementare all’indennità di maternità, interruzione della gravidanza). Si specifica però che ad esclusione dell’indennità di maternità e dell’interruzione della gravidanza intervenuta dopo il 60 ° giorno in presenza di posizione contributiva irregolare il contributo, anche se riconosciuto, non viene liquidato. Progetto di formazione universitaria La Cassa ha poi avviato un progetto di formazione universitaria su cultura previdenziale e libera professione in collaborazione con il Dipartimento di Diritto ed Economia delle attività produttive della Facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Lo scopo dell’iniziativa è informare i giovani sul loro futuro previdenziale e confrontarsi sull’evoluzione dell’attuale contesto professionale e sulle risposte che gli strumenti e i meccanismi della previdenza e del welfare possono offrire ai lavoratori e ai professionisti di domani. Copyright © - Riproduzione riservata