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Archivio newsAree di crisi industriale complessa: integrazione salariale straordinaria e mobilità in deroga
Con il messaggio n. 2621 del 2023, l’INPS specifica lo stanziamento di ulteriori risorse finanziare, per un importo pari a 70 milioni di euro per l’anno 2023, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione finalizzate al completamento dei piani di recupero occupazionale.
L’INPS, nel messaggio n. 2621 del 19 luglio 2023, recepisce lo stanziamento di ulteriori risorse finanziare per un importo pari a 70 milioni di euro per l’anno 2023, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione finalizzate al completamento dei piani di recupero occupazionale. Sono conseguentemente prorogati e rifinanziati anche per l’anno 2023 i trattamenti di integrazione salariale straordinari, nonché i trattamenti di mobilità in deroga. La normativa in materia di trattamenti di mobilità prevede che a ogni singolo lavoratore può essere concesso un periodo massimo di dodici mesi di mobilità in deroga, purché risulti beneficiario di un trattamento di mobilità ordinaria o in deroga, a condizione che ai medesimi lavoratori siano contestualmente applicate le misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale da comunicare all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Pertanto a un lavoratore già beneficiario di un trattamento di mobilità in deroga/ordinaria, possono essere concessi ulteriori 12 mesi, fermo restando il requisito della continuità. Le risorse finanziarie pari a 70 milioni di euro per il 2023, poste a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, sono così suddivise: - Abruzzo: € 2.239.197,75 - Campania: € 10.391.221,44 - Lazio: € 19.207.318,82 - Molise: € 6.717.593,25 - Puglia: € 6.717.593,25 - Sardegna: € 9.052.691,22 - Sicilia: € 4.478.395,50 - Toscana: € 8.956.791,01 - Umbria: € 2.239.197,75 Copyright © - Riproduzione riservata
INPS, messaggio 19/07/2023, n. 2721