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Archivio newsSospensione Reddito di cittadinanza: regole di spettanza Assegno unico
Con il messaggio n. 2896 del 2023, l’INPS specifica le regole di richiesta e spettanza dell’Assegno Unico in favore dei nuclei familiari con figli maggiorenni per i quali è intervenuta la sospensione della misura Reddito di cittadinanza. L’Istituto esamina gli effetti della sospensione della misura ed eventuale presentazione della domanda.
L’INPS, nel messaggio n. 2896 del 7 agosto 2023, esamina la possibilità, per i destinatari del provvedimento di sospensione della misura Reddito di cittadinanza (Rdc), di presentare la domanda per il beneficio dell’assegno unico e universale per i figli a carico (AUU), nelle ipotesi di pagamento dell’AUU come importo integrativo del Reddito di cittadinanza. I nuclei già beneficiari di Rdc al cui interno sono inclusi figli minorenni e figli disabili proseguiranno nella fruizione di Rdc fino al 31 dicembre 2023. I nuclei con figli maggiorenni in possesso dei requisiti di spettanza , pur essendo sospesi dalla fruizione di Rdc, non cessano anche dal diritto alla prestazione familiare di cui deve essere garantita la continuità fino al compimento dei 21 anni, fermi restando i requisiti di legge. Le previsioni del decreto Lavoro I nuclei percettori di Rdc, già sospesi nel mese di luglio e quelli che progressivamente verranno sospesi dal beneficio nelle mensilità successive, che includono figli maggiorenni, nella fascia di età compresa tra 18 e 21 anni, che: 1) frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; 2) svolgono un tirocinio ovvero esercitano un’attività lavorativa e possiedono un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro; 3) sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; 4) svolgono il servizio civile universale. l’integrazione AUU su Rdc relativa alla mensilità di luglio verrà regolarmente corrisposta dall’INPS, senza subire ritardi. Presentazione della domanda di AUU Nel caso di presentazione della domanda di AUU, l’INPS provvederà a liquidare sulla carta Rdc le mensilità che non sono state corrisposte e ad avviare il pagamento di AUU dal mese successivo a quello di presentazione della domanda per la prestazione. Nelle more della presentazione della domanda, pertanto, la liquidazione di quanto spettante a titolo di AUU avverrà senza soluzione di continuità utilizzando la carta Rdc che, conseguentemente, verrà mantenuta attiva; ciò con l’obiettivo di salvaguardare la regolarità dei pagamenti della prestazione spettante per i figli e in assenza di nuove modalità di pagamento, eventualmente comunicate a mezzo di una nuova domanda di AUU trasmessa all’Istituto. La prestazione familiare spetta in misura piena nelle ipotesi in cui non venga percepito il Rdc. Nell’ipotesi in cui il cittadino non presenti la domanda per la fruizione della misura di AUU, l’INPS garantisce comunque la fruizione della prestazione per i figli maggiorenni per i quali ricorrano tutti i requisiti previsti dalla legge; relativamente a tutte le mensilità spettanti fino alla competenza del mese di febbraio 2024. A decorrere dal 1° gennaio 2024, tutti i nuclei familiari con figli a carico,qualora non l’avessero già presentata in precedenza, dovranno presentare la domanda di AUU per percepire la prestazione con decorrenza 1° marzo 2024. Copyright © - Riproduzione riservata
INPS, messaggio 07/08/2023, n. 2896