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Archivio newsLavoratori somministrati: quale CCNL si applica per i diritti sindacali
Nell’interpello n. 1 del 2023, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali formula il proprio parere rispetto alla questione della individuazione del CCNL applicabile riguardo l’esercizio dei diritti sindacali da parte dei lavoratori somministrati. Occorre infatti specificare se l’applicabilità riguarda il CCNL dell’azienda utilizzatrice, per parità di trattamento con gli altri lavoratori, o quello dell’agenzia di somministrazione.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito riscontro, con l’interpello n. 1 del 15 settembre 2023, ad una istanza in merito al fatto che l’esercizio dei diritti sindacali da parte dei lavoratori somministrati trovi applicazione il contratto collettivo nazionale di lavoro dell’agenzia di somministrazione o quello dell’utilizzatore. Il rapporto di somministrazione coinvolge tre soggetti (agenzia di somministrazione, lavoratore somministrato ed impresa utilizzatrice), legati da due distinti rapporti contrattuali: il contratto commerciale, concluso tra l’utilizzatore e il somministratore, ed il contratto di lavoro individuale stipulato tra l’agenzia di somministrazione e il lavoratore somministrato. Disciplina applicabile Datore di lavoro del lavoratore somministrato è dunque formalmente l’agenzia di somministrazione, anche se la prestazione lavorativa - nel periodo della missione - viene svolta nell’interesse dell’utilizzatore, sotto il controllo e la direzione dello stesso, stante la scissione tra la titolarità giuridica del rapporto e l’effettiva utilizzazione della prestazione. Ne deriva che il contratto collettivo che regola il rapporto di lavoro è, in primo luogo, quello applicato dall’agenzia di somministrazione, in quanto datore di lavoro. Tuttavia, è necessario che, per il periodo della missione, la disciplina in concreto applicabile al lavoratore somministrato sia integrata dalle previsioni del CCNL applicato dall’utilizzatore. Anche con riferimento ai diritti sindacali dei lavoratori somministrati, trovano applicazione, in primo luogo, i diritti sindacali previsti dallo Statuto dei lavoratori e poi i diritti di libertà e di attività sindacale, nonché a partecipare alle assemblee del personale dipendente delle imprese utilizzatrici. Contratto collettivo di riferimento Anche in questo caso, dunque, si deve far riferimento, in prima istanza, al contratto collettivo di lavoro applicato dall’agenzia di somministrazione, in qualità di datore di lavoro, consentendo inoltre al lavoratore somministrato, durante la missione, di esercitare all’interno del contesto lavorativo ove concretamente è inserito tutti i diritti sindacali allo stesso riconosciuti dall’ordinamento e dal CCNL applicato dall’impresa utilizzatrice, in modo da garantire la concreta effettività di tali diritti in costanza di svolgimento della prestazione di lavoro presso l’utilizzatore. Copyright © - Riproduzione riservata
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, interpello 15/09/2023, n. 1