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Archivio newsRiscatto laurea agevolato: costi e benefici previdenziali da valutare prima della scelta
Il riscatto della laurea agevolato permette, ad un costo minore rispetto a quello ordinario, di trasformare gli anni universitari in anni contributivi e quindi integrare la propria posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche. Occorre tuttavia valutare che l’aumento del montante contributivo con un effetto incrementale della futura pensione è minore di quello che si avrebbe se si facesse ricorso al riscatto della laurea ordinario. Quali sono quindi gli elementi da valutare prima della scelta del riscatto della laurea? Quanto costa? Cosa si può riscattare?
Uno dei profili di maggiore rilevanza in ambito previdenziale è quello delle pensioni delle giovani generazioni. La legge di Bilancio 2024 (L. n. 213/2023) è intervenuta rivedendo i requisiti di accesso al trattamento previdenziale da parte di coloro che rientrano nell’applicazione integrale del metodo contributivo. Si è invece rinviato a successivi interventi, in un orizzonte di legislatura, la predisposizione di specifiche misure in termini di adeguatezza rivolte ai giovani. Tra le possibilità di cui si discute vi è la pensione contributiva minima di garanzia, il potenziamento della previdenza complementare sia con meccanismi di “spinta gentile” come il silenzio assenso e le adesioni on line che rivedendo in senso migliorativo le agevolazioni tributarie in modo selettivo anche nell’ambito della delega fiscale. Ulteriore possibilità oggetto di approfondimento è poi la previsione di meccanismi ulteriormente agevolati per il riscatto della laurea e periodi di formazione lavorativa. In attesa delle possibili novità va ricordato che nel nostro sistema previdenziale esiste già una versione light del riscatto della laurea che può essere una utile soluzione da percorrere da parte dei giovani. Gli interventi della legge di Bilancio 2024 La legge di Bilancio 2024 è intervenuta riducendo la misura minima del trattamento pensionistico maturato posta come condizione per il riconoscimento del trattamento di vecchiaia dei lavoratori che rientrano nel sistema contributivo integrale. E’ ora sufficiente che l'importo di questa sia non inferiore a quello dell'assegno sociale (non più all'1,5 di questo come era in precedenza). Si modifica poi la misura minima posta come condizione per il riconoscimento del trattamento secondo una delle possibili tipologie di pensione anticipata con 64 anni e 20 di contributi, in precedenza pari a 2,8 volte la misura dell'assegno sociale; tale misura viene stabilita pari a 3,0 volte l'assegno sociale per gli uomini e le donne senza figli, 2,8 volte per le donne con un figlio; 2,6 volte per le donne con almeno due figli. Per tale forma di pensionamento anticipato si stabilisce poi un limite transitorio di importo, pari a 5 volte il trattamento. Si dispone ancora che il requisito di 20 anni di anzianità contributiva previsto per la suddetta forma di pensionamento anticipato sia adeguato alla speranza di vita Il riscatto della laurea: come funziona Il riscatto della laurea è un istituto che consente di trasformare gli anni universitari in anni contributivi e quindi integrare la propria posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche. E’ possibile riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario a condizione che si sia conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati. Possono riscattarsi i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario a seguito dei quali si i conseguito uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario. Più in particolare diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre), diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei), diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni, dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge, laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale, diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). I periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali e bisogna essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell'ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto. La facoltà è comunque esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l'attività lavorativa in Italia o all’estero. È possibile anche riscattare solo una parte e non l’intero corso di studi. La formula ordinaria e agevolata Il costo del riscatto della laurea ordinario per riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996) si determina applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto. Sul sito INPS “riscattodilaurea.it” si riporta un esempio numerico riferibile al riscatto di quattro anni di laurea dal 2002 al 2006 nel Fondo pensione lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi di 32.170 euro. Il costo complessivo è in questo caso pari a 42,464 euro (32.170 X 33 per cento vale a dire 10.616 all’anno per 4 anni uguale a 42.464). Per quel che riguarda il riscatto della laurea agevolato il costo è invece sensibilmente ridotto (secondo le stime dell’INPS il risparmio in alcuni casi può essere pari al 70%) essendo calcolato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda ed in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche nello stesso periodo nel Fondi pensioni Lavoratori dipendenti. Per l’anno in corso in base alla circolare dell’INPS n. 33/2024, per effetto della misura comunicata dall’Istat del +5,4 per cento della variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati, tra il periodo gennaio 2022 - dicembre 2022 e il periodo gennaio 2023 - dicembre 2023. per l'anno 2024, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali è pari a 18.415 euro. Il costo del riscatto della laurea agevolato è allora pari a circa 6076 euro per ogni anno di durata legale del corso universitario. I profili di vantaggio del riscatto della laurea agevolato Quali sono i benefici del riscatto della laurea agevolato? La prima valenza individuabile è quella di “comprare” a costo relativamente ridotto anzianità contributiva che può essere utile per maturare la possibilità di anticipare la maturazione del diritto a pensione. Il riscatto della laurea agevolato determina anche un aumento del montante contributivo con un effetto incrementale della futura pensione anche se minore di quello che si avrebbe se si facesse ricorso al riscatto della laurea ordinario. Va in ogni modo ponderato, soprattutto se la prospettiva del pensionamento sia particolarmente “lontano”, come vi sia in ogni modo il rischio che nel corso del tempo possa modificarsi la normativa individuandosi cioè quello che si definisce come “rischio politico”. Se l’obiettivo principale fosse quello di rendere maggiormente adeguato il tenore di vita in età senile una alternativa da valutare soggettivamente potrebbe essere per esempio anche quella di aderire o incrementare la propria contribuzione ad un fondo pensione operando una diversificazione del rischio previdenziale sia in termini di differente normativa di riferimento che considerando come la previdenza complementare investe sui mercati finanziari mentre la pensione contributiva si rivaluta annualmente rispetto alla media del prodotto interno lordo degli ultimi 5 anni. Va ancora ricordato come il riscatto della laurea può essere pagato in unica soluzione o in rate mensili senza interessi per un massimo di 120 rate. Dal punto di vista fiscale l’onere sostenuto è poi deducibile. Copyright © - Riproduzione riservata