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Archivio newsWelfare e Wellbeing dei dipendenti: pilastri centrali nelle strategie di HR
Un’efficace strategia aziendale di welfare e wellbeing nei confronti del proprio personale porta a migliorare i risultati aziendali, ridurre l'assenteismo, diminuire il turnover. Le organizzazioni che implementano azioni e programmi atti a incrementare sia il wellbeing che l'engagement dei dipendenti scoprono che i benefici si amplificano, portando vantaggi sia per i lavoratori che per la performance complessiva dell’azienda. Come fare per migliorare il benessere delle risorse umane?
In un mondo del lavoro trasformato dall'epoca post-pandemica, il benessere dei dipendenti è diventato un pilastro fondamentale nella cultura organizzativa delle aziende. La pandemia ha accelerato un cambiamento già in atto verso una maggiore fluidità tra la sfera lavorativa e quella privata, spingendo le aziende a ripensare ruoli, spazi di lavoro e, più in generale, il loro approccio alla responsabilità sociale. Quest'ultima è vista sempre di più come un contributo essenziale al welfare, soprattutto di fronte a un'apparente diminuzione dell'intervento istituzionale in questo ambito. Affrontare il tema del benessere in azienda richiede oggi un approccio olistico e sistemico. L'ambizione principale per gli addetti ai lavori delle risorse umane è comprendere l'individuo nella sua totalità, considerando la sua interazione con l'ambiente lavorativo e il più ampio contesto sociale. Wellbeing, Welfare: definizioni e differenze Nel discorso contemporaneo sul benessere, i termini, wellbeing e welfare sono spesso utilizzati quasi come se fossero interscambiabili. Tuttavia, ciascuno di questi concetti porta con sé delle distinzioni significative che meritano di essere chiarite: - wellbeing, si concentra più sullo stato dell'essere, su una condizione di equilibrio o "buona salute" generalizzata. Sebbene spesso associato alla salute mentale e al benessere emotivo, il wellbeing incorpora in realtà molteplici dimensioni della vita umana. Queste includono il benessere fisico, mentale, emotivo, sociale, professionale e finanziario. Pertanto, il wellbeing può essere visto come l'intersezione di vari aspetti del benessere, sottolineando l'importanza della cura e della prevenzione come mezzi per mantenere e costruire la propria serenità nel tempo. È un processo continuo, piuttosto che una destinazione finale di "felicità" da raggiungere; - quando parliamo di welfare, invece, ci riferiamo all'insieme delle prestazioni e dei servizi forniti per proteggere gli individui all'interno di una comunità o società. Le politiche di welfare aziendale possono coprire diversi ambiti, come il supporto alla famiglia, il benessere fisico e mentale, la previdenza e la salute, e si sono dimostrate efficaci nel migliorare la produttività, ridurre il turnover del personale e aumentare l'attrattività dell'azienda per i talenti emergenti. Il wellbeing si concentra principalmente sull'individuo e sulle sue scelte personali per raggiungere uno stato di salute olistico e un equilibrio nella vita, il welfare riguarda più ampiamente le politiche e le prestazioni a supporto del benessere degli individui all'interno di una comunità o un'organizzazione. Comprendere queste distinzioni ci aiuta a riconoscere e apprezzare le diverse dimensioni del benessere nella vita quotidiana e nel contesto lavorativo. Qual è la relazione tra wellbeing ed engagement dei dipendenti Nel contesto lavorativo odierno, la correlazione tra il benessere dei dipendenti (wellbeing) e il loro livello di coinvolgimento o engagement rappresenta un fattore cruciale per il successo sia individuale che organizzativo. Le organizzazioni che implementano azioni e programmi atti a incrementare sia il wellbeing che l'engagement scoprono che i benefici si amplificano, portando vantaggi sia per i lavoratori che per la performance complessiva dell’azienda. Gli aspetti come l'energia, il vigore e la salute generale sono fondamentali per mantenere alti livelli di produttività e soddisfazione. Un elemento cruciale è anche la presenza di un chiaro senso di scopo e significato nel lavoro, aspetti valoriali che alimentano la motivazione e l'engagement dei dipendenti. Strategie di wellbeing aziendale: verso la gestione della felicità e del benessere lavorativo Le strategie di corporate wellbeing superano il semplice concetto di incentivare cambiamenti nelle abitudini o azioni dei dipendenti, mirando invece a trasformare radicalmente il loro approccio verso il contesto lavorativo. Questo implica una riconsiderazione del mondo del lavoro attraverso una prospettiva rinnovata, valorizzando gli strumenti a disposizione per migliorare l'ambiente lavorativo. La creazione di una strategia efficace di corporate wellbeing richiede di considerare un ampio spettro di elementi, il che può risultare complesso data la tendenza a generare un insieme frammentato di iniziative. Nonostante queste possano essere singolarmente valide, spesso non riescono a produrre un impatto significativo sulla felicità complessiva e sul rendimento dell'azienda. Recentemente, l'introduzione di figure come i Chief Happiness Officer mira a una gestione più olistica della felicità in azienda, con l'obiettivo di migliorare i risultati aziendali, ridurre l'assenteismo e il turnover, e promuovere un ambiente lavorativo positivo. Questo approccio si propone anche di alimentare una cultura aziendale fondata su rispetto, inclusività e coerenza, beneficiando non solo i dipendenti ma anche i clienti e gli altri stakeholder. In questo scenario, diventa essenziale adottare strategie di wellbeing che includano una considerazione per l'age inclusion, affrontando le esigenze di tutti i lavoratori. Il dibattito tra promuovere la felicità o la serenità in azienda solleva la questione su quale dovrebbe essere l'obiettivo finale del wellbeing organizzativo. È chiaro che c'è un bisogno di valorizzare emozioni, diversità di pensiero, partecipazione attiva e un senso di comunità, al fine di restituire fiducia nel lavoro e garantire sia le necessità primarie che quelle legate all'autorealizzazione. Riconsiderare il benessere lavorativo non semplicemente come una questione di felicità momentanea, ma come un fine di vita e un principio etico, propone una visione del benessere più sostanziale e duratura. Quindi, ripensare il benessere nel mondo del lavoro sotto questa luce può offrire la chiave per delineare le organizzazioni del domani, orientandole verso un equilibrio tra felicità, serenità, realizzazione personale e di successo.
In un mondo del lavoro trasformato dall'epoca post-pandemica, il benessere dei dipendenti è diventato un pilastro fondamentale nella cultura organizzativa delle aziende, spingendo le stesse a ripensare ai ruoli, spazi di lavoro e, più in generale, al loro approccio alla responsabilità sociale.Approfondisci questo tema con i nostri corsiWelfare aziendale e Wellbeing aziendale. |