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Archivio newsDiritto di accesso ai dati garantito anche in caso di sanzione disciplinare
Anche nell’ambito di un procedimento disciplinare al lavoratore deve essere garantito pienamente il diritto di accessi ai dati e alle informazioni riservate. Ciò vale a prescindere dal motivo della richiesta. E’ quanto esposto nel provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 137 del 2024.
Il Garante privacy, con il provvedimento n. 137 del 7 marzo 2024, ha accolto il reclamo presentato da una donna che aveva chiesto, alla banca di cui era stata dipendente, di accedere al suo fascicolo personale per conoscere quali informazioni potevano aver dato origine ad una sanzione disciplinare nei suoi confronti. Il lavoratore ha diritto di accedere ai propri dati conservati dal datore di lavoro, a prescindere dal motivo della richiesta. Si trattava, nella fattispecie, della corrispondenza intrattenuta dalla banca con una terza persona, che lamentava l’illecita comunicazione di informazioni riservate del marito correntista alla reclamante, che le aveva utilizzate nell’ambito di un procedimento giudiziario. Il datore di lavoro ha sostenuto di non aver fornito all’ex dipendente tale documentazione per tutelare il diritto di difesa e la riservatezza dei terzi coinvolti, nonché per l’assenza di interesse all’accesso da parte della reclamante. Il Garante ha osservato che, in via generale, il diritto di accesso ha lo scopo di consentire all’interessato di avere il controllo sui propri dati personali e di verificarne l’esattezza. Tale diritto, tuttavia, non può essere negato o limitato a secondo della finalità della richiesta. Infatti non è chiesto agli interessati di indicare un motivo o una particolare esigenza per giustificare le proprie richieste di esercizio dei diritti, né il titolare del trattamento può verificare i motivi della richiesta. Parere allineato è stato espresso anche dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) mediante l’approvazione delle Linee guida sul diritto di accesso ed è frutto di un costante orientamento giurisprudenziale della Corte di Giustizia. Copyright © - Riproduzione riservata
Garante per la protezione dati personali, provvedimento 07/03/2024, n. 137