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Archivio newsZLS: le principali caratteristiche alla luce del nuovo quadro normativo
Con il documento n. 5/2024 di Note e Studi dal titolo “Le Zone Logistiche Semplificate (ZLS)”, in cui sono illustrate le principali caratteristiche delle ZLS alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento, Assonime si sofferma in particolare: sulle caratteristiche territoriali, sulle misure di semplificazione e agevolazione e sulla governance delle ZLS. Il Lavoro presenta anche una panoramica dei principali progetti istitutivi di ZLS, regionali e interregionali, evidenziando le potenzialità che le ZLS potrebbero contribuire a valorizzare nei territori dell’Italia centro-settentrionale. Infine, sono svolte alcune considerazioni conclusive, che tengono conto anche delle recentissime novità normative previste dal Decreto Coesione.
Assonime ha pubblicato il n. 5/2024 di “Note e Studi” dal titolo “Le Zone Logistiche Semplificate (ZLS)” in cui sono illustrate le principali caratteristiche delle ZLS alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento. Assonime si sofferma in particolare: - sulle caratteristiche territoriali, _ sulle misure di semplificazione e agevolazione, - sulla governance delle ZLS. A seguire, è presentata anche una panoramica dei principali progetti istitutivi di ZLS, regionali e interregionali, evidenziando le potenzialità che le ZLS potrebbero contribuire a valorizzare nei territori dell’Italia centro-settentrionale. Infine, sono svolte alcune considerazioni conclusive, che tengono conto anche delle recentissime novità normative previste dal Decreto Coesione. Assonime ricorda che con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2024, n. 40, è stato emanato l’atteso Regolamento che definisce, dopo una lunga attesa, la disciplina attuativa delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), introdotte dalla Legge di Bilancio 2018. Obiettivo di questo strumento di politica industriale è quello di creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, per consentire lo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali delle Regioni più sviluppate del Centro-Nord Italia. Da ultimo, con il c.d. Decreto Coesione, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 30 aprile scorso, è disposta, per il 2024, l’estensione del credito d’imposta previsto per la ZES Unica alle ZLS, limitatamente alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’art. 107, par. 3, lett. c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Assonime evidenzia nelle conclusioni, che le Zone Logistiche Semplificate furono pensate come parte di una strategia di politica industriale volta a favorire lo sviluppo logistico e produttivo delle Regioni del Centro-Nord Italia, caratterizzate dalla presenza di almeno un’area portuale, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), o di un’Autorità di Sistema Portuale. Nella visione originaria le ZLS, in sinergia con le ZES regionali e interregionali, avrebbero dovuto attirare – anche dall’estero – flussi commerciali e investimenti significativi per lo sviluppo del territorio e del tessuto produttivo italiano, sviluppando economie di agglomerazione intorno a poli logistici/portuali e distretti industriali territorialmente delimitati e opportunamente localizzati. La fase attuativa delle ZLS (e delle ZES) ha scontato, però, secondo Assonime, troppi ritardi ed incertezze.La recente riforma compiuta dal DL Sud, che ha introdotto la ZES Unica per il Mezzogiorno, ha segnato una forte discontinuità rispetto al progetto originario, dovuta alla necessità di garantire maggior coordinamento e integrazione tra tutte le risorse stanziate per il Mezzogiorno, dai fondi di coesione a quelli del PNRR e rispetto alle ZLS. Infatti, il DPCM in vigore dal 17 aprile 2024, nel dare finalmente attuazione alle ZLS, conferma la matrice “bottom-up” di questo strumento, che resta ancora fortemente legato al territorio (regionale o interregionale), segnando il distacco rispetto al modello “top-down” centralizzato con l’istituzione della ZES Unica. Anche a livello di governance, per le ZLS, con il DPCM n. 40 del 2024 è stata affidata alle Regioni la Presidenza del Comitato di indirizzo, e cioè del soggetto designato per l’amministrazione delle ZLS, mentre il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR presiede la Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con compiti di “coordinamento generale delle politiche in ambito ZLS, finalizzate a garantirne la piena operatività e l’azione sinergica”. Copyright © - Riproduzione riservata