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La figura dell’HSE manager: quali sfide per il futuro

La legislazione sui temi dell’ambiente, della salute e della sicurezza si è arricchita negli ultimi anni con riferimenti cogenti fra i più rigorosi al mondo e analogamente, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sono numerose le direttive che promuovono il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori. Il manager HSE, grazie alle sue conoscenze, abilità e competenze, è una figura professionale in grado di intercettare la domanda delle imprese più evolute che considerano gli adempimenti come opportunità strategica di miglioramento. Il Direttore Generale UNI (Ente Italiano di Normazione), Ruggero Lensi, anticipa a IPSOA Quotidiano i temi oggetto del suo intervento al Forum HSE 2024 che si svolge oggi a Milano e in live streaming.

Si svolge oggi, a Milano e in live streaming, il Forum HSE 2024, dedicato a “L’HSE Manager oggi: nuovi approcci strategici tra safety, sustainability, digital transformation e well-being”. Il Direttore Generale UNI (Ente Italiano di Normazione), Ruggero Lensi, anticipa a IPSOA Quotidiano i temi oggetto del suo intervento.I nuovi approcci alla safety e sustainability necessitano maggiori qualificazioni professionali in grado di applicare le norme per la salute e la sicurezza, e la sostenibilità ambientale?La tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza sono temi sinergici al mantenimento della competitività dell’Unione Europea sul mercato globale (e dell’Italia nella UE!). Politiche relative a questi temi possono svolgere un ruolo fondamentale per creare posti di lavoro e promuovere gli investimenti. La legislazione su questi temi si è arricchita negli ultimi anni con riferimenti cogenti fra i più rigorosi al mondo e analogamente, in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono numerose le direttive che promuovono il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori. Sul quadro legislativo si innesta la ricchissima normativa tecnica (europea e italiana) in ambito HSE, richiamata con diversi livelli di precisione dai dispositivi cogenti. La situazione è così articolata e complessa da aver fatto emergere la necessità di figure professionali in grado di supportare qualsiasi organizzazione al rispetto del quadro regolamentare nelle aree della prevenzione e tutela (salute, sicurezza sul lavoro, ambiente). Il manager HSE, grazie alle sue conoscenze, abilità e competenze “a norma”, è una figura professionale in grado di intercettare la domanda delle organizzazioni più evolute, che considerano gli adempimenti come opportunità strategica di miglioramento.A cinque anni dall’uscita della prima norma UNI 11720 è necessario rendere maggiormente visibile la figura del professionista HSE certificato?Si, ci vorrebbe più visibilità per creare la domanda: la “storia” dell’applicazione della norma UNI 11720 è ancora tutta da scrivere, visto che attualmente i professionisti certificati sono ancora troppo pochi. Le strade percorribili potrebbero passare in punti diversi, ne cito solo alcuni in logica di premialità facoltativa: il riferimento a tale qualifica nei contratti collettivi nazionali di lavoro (come ad esempio è avvenuto nel caso delle badanti, babysitter e colf di cui alla UNI 11766 e degli adattatori e dialoghisti per il doppiaggio di cui alla UNI 11591), oppure nella legislazione di riferimento (come nel caso dei mediatori familiari ex UNI 11644 nel Decreto Interministeriale 151/2023), ma addirittura nelle polizze assicurative d’impresa (che avrebbero premi più bassi in caso di presenza del manager HSE “a norma” nell’organigramma). Inoltre, potrebbe essere un discorso nel quale coinvolgere INAIL, affinché inserisca l’assunzione di professionisti certificati e/o la certificazione di personale già dipendente tra i progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti finanziabili dai Bandi ISI annuali. Per la sensibilizzazione culturale possiamo contare sulle associazioni professionali, in particolare modo sull’Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza AIAS.Per migliorare la situazione in Italia è strategico considerare la figura all’interno delle imprese di dimensione più piccola?Si, è necessario trovare l’equilibrio tra le esigenze delle multinazionali e quelle delle PMI, una sorta di scalabilità che non abbassi il livello qualitativo della qualificazione professionale ma faccia in modo che sul mercato la domanda possa realmente trovare la corrispondente offerta. Un dato come esempio: nel solo 2022 il 44% dei decessi sul lavoro è avvenuto in aziende di piccole dimensioni (1-9 lavoratori), il 28% in quelle da 10 a 49, il 16% in quelle da 50 a 249 e il 12% in quelle con più di 249 lavoratori (fonte: Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, INAIL 2024). Sicurezza, salute e tutela ambientale oltre a essere un dovere morale stanno alla base di un interesse economico per le organizzazioni più piccole, che non hanno persone che possano sostituire gli infortunati, non possono permettersi blocchi dei processi di lavorazione e nemmeno sanzioni per inosservanza degli obblighi ambientali.La revisione in atto delle UNI 11720 dovrà semplificare e diversificare i percorsi di qualificazione/certificazione?Senza dubbio ma non solo. Oltre a quello di definire gli elementi ai fini della valutazione della conformità dei risultati dell’apprendimento, per verificare che i soggetti possiedano effettivamente i requisiti previsti, anche per fornire linee guida ai fini della selezione dei profili professionali richiamati all’interno di bandi e gare, gli obiettivi che si è posto il gruppo di lavoro che sta redigendo la nuova edizione della norma comprendono anche: - aumentare il livello di qualificazione dei singoli professionisti (interni ed esterni) agevolandone la mobilità sul mercato attraverso l’immediato riconoscimento delle competenze; - costituire un riferimento tecnico-normativo per promuovere il riconoscimento professionale dei singoli professionisti (interni ed esterni), in coerenza con eventuali disposizioni legislative vigenti; - fornire uno strumento al legislatore, in un’ottica di complementarità tra la normazione tecnica volontaria (sia a livello nazionale che europeo) e il settore cogente. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/05/08/figura-hse-manager-sfide

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