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Archivio newsDecreto disabilità: nuove regole in vigore dal 30 giugno
Con la pubblicazone in Gazzetta Ufficiale del decreto n. 62 del 2024 la condizione di disabilità trova una nuova definizione, che viene ricollegata alla valutazione di base, all’accomodamento ragionevole, alla valutazione multidimensionale per l'elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che riforma l'intero sistema della disabilità e dell'accertamento dell'invalidità. Il provvedimento entra in vigore il 30 giugno 2024, e da gennaio 2025 partirà la sperimentazione in nove province italiane. Attuazione della legge delega Si tratta del Decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio, recante “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato“, in attuazione della legge delega in materia di disabilità (L.227/2021). La riforma modifica radicalmente il sistema di accertamento dell’invalidità civile e introduce il “Progetto di vita”, prevedendo modifiche che interessano la legge 104, ma anche le disposizioni relative agli accertamenti di invalidità civile, cecità, sordità, e le norme per l’inclusione scolastica e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità. La norma definisce la condizione di disabilità, introduce l’accomodamento ragionevole, riforma le procedure di accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del “Progetto di vita” individuale e personalizzato. Viene dunque operata la revisione dei processi valutativi di base volti a una valutazione multidimensionale, necessaria per la predisposizione di un progetto di vita individuale e personalizzato, precedentemente regolati dalla legge n. 104/1992. Condizione di disailità Le definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e della persona con disabilità, sono definite non più dalla mera visione medica dell’impedimento determinato dalla malattia o patologia ma intesa quale risultato dell’interazione tra persone con compromissioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la partecipazione nei diversi contesti di vita; il procedimento unitario (e unificato) di valutazione di base, sarà affidato all’INPS dal 1° gennaio 2026, e la certificazione della condizione di disabilità, sarà unificata al processo dell’accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordocecità, degli alunni con disabilità, degli elementi utili alla definizione della condizione di non autosufficienza. Il procedimento sarà attivato da un certificato medico introduttivo. Valutazione multidimensionale Il procedimento di valutazione multidimensionale consiste in una valutazione bio-psico-sociale, effettuata in collaborazione con la stessa persona con disabilità e che, partendo dalla valutazione di base si completa con gli elementi del contesto sociale concreto della persona. prevede anche il diritto all’accomodamento ragionevole, cioè la possibiità di modifiche e adattamenti, purché non eccessivi o sproporzionati, per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio dei diritti civili e sociali. La sperimentazione delle nuove procedure è prevista per tutto l’anno 2025 con l’applicazione a campione delle disposizioni sia in materia di valutazione di base che relativamente alla valutazione multidimensionale, finalizzata anche all’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento. Copyright © - Riproduzione riservata
Presidente della Repubblica, decreto legislativo 03/05/2024 (G.U. 14/05/2024, n. 111), n. 62