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Archivio newsPartenariato pubblico-privato: come potenziarlo per il rilancio dell’economia
Assonime ha pubblicato la Position Papers n. 3/2024 dal titolo “Tre aspetti su cui riflettere per potenziare il partenariato pubblico-privato” evidenziando che esso è uno strumento imprescindibile per perseguire obiettivi di rilancio dell’economia e di riavvio degli investimenti, soprattutto in periodi caratterizzati da una notevole contrazione delle risorse economiche e da un elevato indebitamento pubblico. Il nuovo Codice dei contratti pubblici ha modificato la disciplina sul partenariato pubblico-privato, favorendo e promuovendo il ricorso a nuove forme contrattuali che abbandonano la logica dell’appalto e aprono la strada a una più ampia partecipazione del privato alla realizzazione e alla cura dell’interesse pubblico.
Assonime ha pubblicato la Position Papers n. 3/2024 dal titolo “Tre aspetti su cui riflettere per potenziare il partenariato pubblico-privato”.Assonime evidenzia che il Partenariato pubblico privato è uno strumento imprescindibile per perseguire obiettivi di rilancio dell’economia e di riavvio degli investimenti, soprattutto in periodi caratterizzati da una notevole contrazione delle risorse economiche e da un elevato indebitamento pubblico.In base ai dati del DIPE, il Dipartimento per la Programmazione Economica presso la Presidenza del Consiglio, le operazioni di partenariato sono di gran lunga inferiori rispetto all’utilizzo del contratto di appalto. In effetti questo strumento a dire di Asssonime, ha stentato, sino ad oggi, a decollare. Il DIPE stesso ha individuato due principali cause che spiegherebbero lo scarso utilizzo del PPP: -da un lato l’incertezza e l’eccessiva lunghezza dei processi autorizzatori; - dall’altro la carente e inadeguata definizione delle clausole contrattuali con conseguente aumento del rischio di contenziosi che scoraggia gli investitori. Il nuovo Codice dei contratti pubblici ha modificato la disciplina sul partenariato pubblico-privato, favorendo e promuovendo il ricorso a nuove forme contrattuali che abbandonano la logica dell’appalto e aprono la strada a una più ampia partecipazione del privato alla realizzazione e alla cura dell’interesse pubblico. Secondo Assonime, la volontà di rilancio dello strumento del PPP sembra infatti ben sposarsi con il principio del risultato che guida e ispira gli interventi di riforma del Codice. Tuttavia, per dare un impulso al modello del PPP, gli strumenti giuridici e gli asset regolatori da soli non bastano, occorrono anche mercati e progetti capaci di attrarre investitori. Perché il PPP sia appetibile e conveniente sia per il pubblico che per il privato è necessario, da un lato definire con precisione gli obiettivi e identificare adeguatamente le strategie per raggiungerli e, dall’altro individuare correttamente le azioni da intraprendere per implementare tali strategie. Queste operazioni richiedono una decisa capacità progettuale da parte della committenza pubblica e una forte responsabilizzazione del soggetto privato che viene coinvolto, in prima persona, nella buona riuscita del progetto. Dopo accurata analisi Assonime ribadisce che la sinergia pubblico privato può essere lo strumento chiave anche per progetti di politiche sostenibili su tutto il territorio. La disponibilità di risorse finanziarie per l’attuazione di progetti di innovazione e sostenibilità, data dal PNRR e dai piani di sviluppo e coesione, può rappresentare una leva importante per percorrere collaborazioni con i privati che ampliano le risorse finanziarie e le competenze a disposizione, integrando i progetti pubblici con elementi innovativi nelle fasi di progettazione e esecuzione dei lavori. La rivoluzione culturale portata dalla sostenibilità e dalla innovazione digitale riguarderà sempre di più sia il settore pubblico sia il settore privato e la collaborazione che si realizza con il PPP consente di riprogettare imprese e luoghi (urbani, architettonici, spazi verdi) con una migliore infrastruttura tecnologica e in risposta ai bisogni sociali e dell’ambiente. Copyright © - Riproduzione riservata