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TUF: le proposte di Assonime per una riforma organica

Assonime ha pubblicato la Position Paper n. 4/2024 dal titolo Position Papers “Proposte per una riforma organica del TUF. Eliminazione del goldplating, valorizzazione dell’autonomia statutaria, allineamento alle best practice internazionali per rendere più attrattivo il nostro mercato di Borsa” ritenendo che una regolamentazione dei mercati efficiente, che miri alla creazione di un ambiente favorevole alla quotazione e a sostenere l’attività d’impresa, senza pregiudicare le tutele degli investitori e dei mercati, costituisce un elemento propulsivo di crescita economica e funzionale allo sviluppo competitivo dell’ordinamento.

Proposte per una riforma organica del TUF. Eliminazione del goldplating, valorizzazione dell’autonomia statutaria, allineamento alle best practice internazionali per rendere più attrattivo il nostro mercato di Borsa” è il titolo della Position Paper n. 4/2024 pubblicata da Assonime la quale ritiene che, una regolamentazione dei mercati efficiente, che miri alla creazione di un ambiente favorevole alla quotazione e a sostenere l’attività d’impresa, senza pregiudicare le tutele degli investitori e dei mercati, costituisca un elemento propulsivo di crescita economica e funzionale allo sviluppo competitivo dell’ordinamento. In sostanza Assonime evidenzia che a circa 25 anni dall’adozione del Testo unico della Finanza (TUF), la delega per la riforma organica delle disposizioni in materia dei mercati, contenuta nella Legge capitali, costituisce un’importante opportunità di modernizzazione del quadro delle regole che proietti il mercato italiano in una dimensione internazionale, promuovendo soluzioni innovative e coerenti, sia con il processo di integrazione finanziaria europea, sia con le nuove sfide imposte dai cambiamenti dell’economia globale, dalla transizione ecologica e digitale. Gli obiettivi della delega sono ambiziosi, tra questi: - sostenere la crescita del Paese; - aumentare la competitività del mercato nazionale; - favorire la diffusione degli investimenti privati; - garantire un enforcement efficace. I criteri direttivi mirano a promuovere una riscrittura delle regole orientata a principi di razionalizzazione e semplificazione, proporzionalità e flessibilità del quadro normativo, anche attraverso il potenziamento dell’autonomia privata e la valorizzazione del ruolo dell’Autodisciplina. La disciplina vigente, la cui impostazione di fondo è stata delineata dal TUF nel 1998, ha subito una stratificazione successiva di interventi, sia di origine nazionale sia di origine europea, che ne hanno alterato la coerenza di fondo rendendo sempre più evidente l’esigenza di un intervento di razionalizzazione. Ne è derivata una crescente ‘fuga’ delle società italiane dai mercati regolamentati e l’acuirsi di fenomeni di ‘listing/forum shopping’, vale a dire la scelta di mercati di quotazione o di ordinamenti giuridici dove trasferire la sede che siano più flessibili e business friendly. Muovendo da una sintetica ricognizione dello stato del mercato italiano e del quadro delle regole nel confronto internazionale ed europeo, Assonime formula alcune proposte su diverse aree tematiche che ritiene rilevanti per un miglioramento della disciplina nell’ottica del perseguimento degli obiettivi indicati. Le proposte in particolare riguardano le seguenti aree: i) l’informazione societaria e gli assetti proprietari. Pur intervenendo su ambiti diversi, tutte le proposte si ispirano a un disegno unitario che mira in primo luogo a semplificare e rendere efficienti per tutte le società, le regole per l’accesso e la permanenza sul mercato. In questa direzione si collocano le proposte che eliminano quelle forme di gold plating rispetto alle direttive europee che non appaiono giustificate da particolari esigenze di tutela degli investitori e del mercato e che costituiscono inutili superfetazioni. In secondo luogo, si propongono alcune misure di semplificazione ad hoc per le imprese di minori dimensioni; ii) i sistemi di amministrazione e controllo. Vengono proposte modifiche innovative sul piano delle funzioni degli organi di controllo, dell’indipendenza degli amministratori e dei sistemi di nomina degli stessi, con lo scopo di avvicinare il sistema italiano a quello dei mercati più competitivi e di superare istituti non più coerenti con le esigenze di tutela dei soci; iii) l’assemblea. Le soluzioni proposte che riguardano l’anticipazione dell’informativa in sede pre-assembleare, l’espressione anticipata del voto e il ricorso a modalità virtuali o ibride, sono volte a una modernizzazione delle regole che presidiano il procedimento assembleare, rendendolo più efficiente senza minare le tutele dei soci e ferma restando la possibilità statutaria di optare per soluzioni diverse, più aderenti alle esigenze dell’impresa; iv) l’accesso al mercato e i passaggi tra mercati. Secondo Assonime per incidere sull’efficienza e la competitività del mercato le proposte definiscono una nuova disciplina dei modelli di amministrazione e controllo (monistico, dualistico e tradizionale), previsti dal codice civile, e dalle specifiche regole relative ad essi presenti nel TUF, volta a esaltarne i tratti differenziali, per consentire alle imprese di scegliere autonomamente il modello che più risponde alle proprie caratteristiche strutturali e organizzative e/o agli obiettivi e interessi che intende soddisfare; v) l’informazione finanziaria e il bilancio. Gli interventi di semplificazione e razionalizzazione del quadro regolatorio in questa materia riguardano: - l’estensione delle ipotesi di esonero dall’obbligo di redigere il bilancio consolidato, in linea con quanto già previsto in altre giurisdizioni europee; - l’ampliamento delle possibilità di utilizzo della riserva da equity method, al ricorrere di determinate condizioni; - l’introduzione della facoltà di redigere e presentare il bilancio in valuta funzionale, anziché in euro, alleggerendo gli obblighi a carico delle imprese che operano in valuta funzionale estera. vi) l’enforcement. Secondo Assonime per assicurare maggiore competitività al mercato, alla definizione di regole semplificate e coerenti con le esigenze di tutela, deve corrispondere un enforcement efficace che coniughi un sistema sanzionatorio, basato su fattispecie chiare, sanzioni proporzionate e tempi certi di definizione del procedimento, con l’agevole ricorso a meccanismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/06/21/tuf-proposte-assonime-riforma-organica

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