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Legge di Bilancio 2025: cosa cambia per professionisti e imprese

La legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Numerose le novità in materia di fisco, lavoro e finanziamenti. Dalla conferma e messa a regime della riduzione da 4 a 3 delle aliquote IRPEF, al nuovo sistema progressivo di abbattimento del cuneo fiscale al taglio alle detrazioni per i redditi superiori ai 75.000 euro. Dalla nuova IRES premiale alle modifiche al regime forfetario, al bonus Transizioni 5.0 al credito di imposta investimenti 4.0. Dal potenziamento dei congedi parentali e del bonus asili nido alla proroga di Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Ed inoltre: rifinanziamento della Nuova Sabatini, conferma, con alcune novità, delle disposizioni del Fondo di Garanzia PMI, proroga del credito di imposta ZES Mezzogiorno, anche per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, delle foreste, della pesca e dell’acquacoltura.

È approdata nella Gazzetta ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 (s.o. n. 43) la legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024).

Tante le previsioni in materia di fisco, lavoro e finanziamenti.

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Novità fiscali

Tra le principali novità di natura fiscale c’è la conferma e messa a regime della riduzione da 4 a 3 delle aliquote IRPEF: 23% per i redditi fino a 28.000 euro, 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro, l 43% per i redditi che superano 50.000 euro.

Previsto poi un nuovo sistema progressivo di abbattimento del cuneo fiscale, basato sul riconoscimento di un bonus IRPEF esentasse per i lavoratori dipendenti con reddito complessivo fino a 20.000 euro e di una nuova detrazione dall'IRPEF lorda di importo variabile per i lavoratori con reddito complessivo superiore a 20.000 euro e fino a 40.000 euro.

Introdotti inoltre alcuni limiti per la fruizione delle detrazioni fiscali. Per i contribuenti con redditi tra 75.000 e 100.000 euro, l'importo massimo detraibile sarà pari a 14.000 euro, mentre per chi supera i 100.000 euro il tetto scenderà a 8.000 euro.

Viene poi istituita l’IRES premiale, che prevede una riduzione, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024, di 4 punti dell’aliquota IRES per le imprese che reinvestono l’80% degli utili, di cui almeno il 30%per investimenti in beni 4.0 e 5.0, e che assumano l’1% di lavoratori in più.

Prorogata fino al 2027 la riduzione, dal 10% al 5%, dell'imposta sostitutiva sui premi di risultato o di partecipazione agli utili d'impresa e confermata, per il triennio 2025-2027, la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit a 1.000 euro per i lavoratori senza figli e fino a 2.000 euro per quelli con figli.

Rivisto anche il regime di tassazione relativo ai veicoli concessi in uso promiscuo ai lavoratori dipendenti/assimilati: per gli autoveicoli di nuova immatricolazione, concessi in uso promiscuo con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025, la tassazione non sarà più correlata alle emissioni di CO2, ma si baserà esclusivamente sulla tipologia di alimentazione del veicolo assegnato. I nuovi coefficienti fiscali applicabili sono i seguenti: 10% per le autovetture a batteria completamente elettriche (BEV); 20% per i veicoli ibridi plug-in (PHEV), in caso di assegnazione di veicoli elettrici plug-in ibrid; 50% per tutte le altre alimentazioni.

Tra le altre novità fiscali:

- proroga, fino al 2027, della maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti. La deduzione può arrivare fino al 130%, nel caso di assunzioni stabili di particolari categorie di soggetti (disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza, ex percettori del reddito di cittadinanza);

- modifica della disciplina dell’imposta sostitutiva delle mance percepite dai lavoratori di turismo, bar e ristoranti: aumenta il limite reddituale di applicazione della tassazione agevolata e il limite annuo di guadagno agevolabile;

- l'estensione del periodo concesso per la vendita della casa precedentemente acquistata con le agevolazioni "prima casa", che passa da 12 a 24 mesi;

- l’aumento, per l’anno 2025, da 30.000 a 35.000 euro del limite di reddito da lavoro dipendente o da pensione oltre il quale non è possibile accedere alla flat tax del 15 o 5% per nuove attività (di cui all’articolo 1, comma 57, lettera d-ter), della legge n. 190/2014);

- la messa a regime della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni di cui alla Legge n. 448/2001.

- la riapertura dell'assegnazione agevolata di beni ai soci. Il termine per gli atti di assegnazione o cessione agevolata è fissato al 30 settembre 2025, mentre i soci della società devono risultare tali alla data del 30 settembre 2024 o siano iscritti entro 30 giorni dal 1° gennaio 2025 (data di entrata in vigore della legge di Bilancio 205), in forza di titolo di trasferimento avente data certa anteriore al 1° ottobre 2024.

- la riedizione dell'estromissione dei beni della ditta individuale. L’agevolazione si applicherà alle esclusioni dal patrimonio dell’impresa dei beni posseduti alla data del 31 ottobre 2024, poste in essere dal 1° gennaio al 31 maggio 2025.

Novità per il lavoro e le famiglie

Tra le disposizioni in materia di lavoro, viene confermato ed esteso alle lavoratrici a tempo determinato e a quelle autonome, anche con reddito d’impresa che non optano per il regime forfettario, l’esonero contributivo mamme lavoratrici, che dal 2025 spetta alle lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo, mentre dal 2027, per le madri con tre o più figli l’esonero contributivo spetta fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo. Lo sgravio è riconosciuto soltanto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.

Viene riproposta, in una nuova versione, la misura decontribuzione Sud, lo sgravio contributivo a favore dei datori di lavoro, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, che occupano lavoratori a tempo indeterminato (ad esclusione dei rapporti di apprendistato) nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Prevista poi una riduzione contributiva per nuovi Artigiani e Commercianti: i lavoratori che si iscrivono nell’anno 2025 per la prima volta ad una delle gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali di cui al comma 1 dell’articolo 1, della legge n. 233/1990, che percepiscono redditi d’impresa, anche in regime forfettario, possono chiedere una riduzione contributiva al 50%. La riduzione può essere chiesta anche dai collaboratori familiari che si iscrivono per la prima volta alle gestioni speciali autonome.

Di particolare rilevanza la modifica della disciplina Naspi: dal 1° gennaio 2025 i lavoratori che hanno dato dimissioni volontarie da un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla Naspi in caso di licenziamento da un nuovo impiego solo se possono far valere almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego, perso il quale si richiede l'indennità.

In materia previdenziale, è prevista la proroga di Quota 103, opzione donna e APE sociale e viene introdotta la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni attraverso il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare.

Per incentivare la natalità, è istituito un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 per famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Si amplia il periodo di congedo parentale indennizzato all’80% a tre mesi complessivi entro il sesto anno di vita del figlio. Si interviene inoltre sul bonus per gli asili nidi: per i nati dal 2024 in nuclei con redditi ISEE inferiori a 40.000 euro, il beneficio è pari a 3.600 euro a prescindere dalla presenza di altri figli di età inferiore a 10 anni. Viene inoltre confermata anche l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale nella determinazione del reddito ISEE utile ai fini dell’accesso ai benefici per i nuovi nati e per le spese relative alla frequenza degli asili nido.

Novità per le agevolazioni

Molteplici gli interventi sul fronte delle agevolazioni.

Viene potenziato il bonus Transizione 5.0, con la semplificazione delle procedure, il rafforzamento dell’aliquota agevolativa per gli investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di e la cumulabilità con gli incentivi finanziati da fondi europei.

Stretta invece per il bonus investimenti in beni 4.0, con l’abrogazione, dal 1° gennaio 2025, del credito di imposta beni strumentali immateriali 4.0, e la previsione di un limite di spesa per il credito di imposta beni strumentali materiali 4.0.

Nuove aliquote e nuove scadenze per il bonus ristrutturazione, l’ecobonus, il sismabonus e il superbonus. Prorogato al 2025 il bonus mobili e istituito il nuovo bonus elettrodomestici dedicato all’acquisto di grandi elettrodomestici ecoefficienti, prodotti in Europa, con la sostituzione contestuale di apparecchi meno performanti.

Tra le altre novità:

- il rifinanziamento della Nuova Sabatini;

- la conferma, con alcune novità, delle disposizioni del Fondo di Garanzia PMI;

- la proroga del credito d'imposta per interventi sulla ZES unica nel Mezzogiorno proroga del credito di imposta ZES Mezzogiorno, anche per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, delle foreste, della pesca e dell’acquacoltura.

Copyright © - Riproduzione riservata

Legge 30/12/2024, n. 207 (GU 31/12/2024, n. 305, s.o. n. 43)

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/01/03/legge-bilancio-2025-cambia-professionisti-imprese

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