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Archivio newsATECO 2025: dal 1° aprile i nuovi codici per le imprese e i professionisti
A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, uno strumento aggiornato che consente di descrivere in maniera più precisa e puntuale le attività svolte da imprese e professionisti. L’obiettivo di questo aggiornamento è allineare la classificazione con l’evoluzione del sistema produttivo italiano e con gli standard europei, migliorando l'accuratezza delle informazioni utilizzate per finalità statistiche, amministrative e fiscali. L'adozione ufficiale di ATECO 2025 è prevista per il 1° aprile 2025, data a partire dalla quale imprese e liberi professionisti potranno verificare, confermare o modificare i nuovi codici assegnati. Da quel momento, la nuova classificazione sarà utilizzata per tutti gli adempimenti, inclusi quelli fiscali e amministrativi, rappresentando quindi un passaggio cruciale per l'intero tessuto economico nazionale.
L’aggiornamento della classificazione delle attività economiche rappresenta un momento cruciale per il sistema produttivo italiano. ATECO 2025, che è entrato in vigore dal 1° gennaio 2025, introduce un nuovo assetto per la codifica delle attività economiche, garantendo una maggiore precisione nella rappresentazione dei settori produttivi e un migliore allineamento con le evoluzioni del mercato. Questo aggiornamento risponde alla necessità di un sistema più dettagliato e aderente alle nuove dinamiche imprenditoriali, sia a livello nazionale che europeo.
Per le PMI, gli studi di commercialisti e i professionisti, la nuova classificazione ATECO non è solo un adeguamento tecnico, ma un cambiamento che avrà impatti diretti sugli adempimenti fiscali, amministrativi e statistici.
Dal 1° aprile 2025, imprese e liberi professionisti potranno verificare, confermare o modificare i codici ATECO loro assegnati.
Il sistema ATECO è da tempo un punto di riferimento essenziale per diverse istituzioni e amministrazioni, tra cui Istat, Camere di Commercio, Agenzia delle Entrate e Sogei, che hanno collaborato nella sua revisione all'interno del Comitato interistituzionale ATECO. La sua struttura rimane gerarchica e articolata su sei livelli:
1) sezioni;
2) divisioni;
3) gruppi;
4) classi;
5) categorie;
6) sottocategorie.
Tuttavia, con l’aggiornamento del 2025, si assiste a una serie di cambiamenti significativi, tra cui l’aggiunta di una nuova sezione, la revisione di codici e titoli esistenti, nonché l’introduzione di nuove categorie per rispecchiare meglio le trasformazioni in atto nei settori emergenti.
Qual è la struttura gerarchica di ATECO 2025
ATECO 2025 mantiene una struttura gerarchica articolata su sei livelli, che consente di descrivere le attività economiche con diversi gradi di dettaglio. Ogni livello ha una specifica funzione e permette di aggregare le attività in maniera coerente.
La classificazione si suddivide in:
- sezioni (1° livello): rappresentano i macrosettori economici e sono identificate da una lettera maiuscola (es. j - servizi di informazione e comunicazione);
- divisioni (2° livello): suddividono le sezioni in sottoinsiemi più specifici, identificati da un codice numerico a due cifre (es. 58 - attività editoriali);
- gruppi (3° livello): suddivisione ulteriore delle divisioni, contraddistinta da un codice numerico a tre cifre (es. 58.1 - edizione di libri, periodici e altre attività editoriali);
- classi (4° livello): dettagliano ulteriormente le attività economiche all’interno dei gruppi (es. 58.11 - edizione di libri);
- categorie (5° livello): forniscono una distinzione ancora più precisa (es. 58.11.0 - edizione di libri);
- sottocategorie (6° livello): massimo livello di dettaglio della classificazione, presente solo per alcune attività specifiche.
Questa struttura gerarchica permette di descrivere in modo chiaro e standardizzato le attività economiche e facilita la comparabilità con le classificazioni europee, in particolare con la NACE Rev. 2.1, adottata a livello UE.
In ATECO 2025, il numero complessivo di codici è stato incrementato, portando la classificazione a un totale di 3.257 codici, contro i 3.157 di ATECO 2007 (aggiornamento 2022). Questo aumento è dovuto all’introduzione di nuove sezioni, classi e categorie per rappresentare meglio i settori emergenti.
I principali cambiamenti nella struttura rispetto alla versione precedente
La nuova classificazione ATECO 2025 introduce numerosi cambiamenti rispetto alla precedente versione ATECO 2007.
Tra le modifiche più rilevanti, troviamo:
- introduzione di nuove sezioni e ridefinizione delle attività esistenti;
- maggiore precisione nella classificazione delle attività economiche;
- eliminazione e ridefinizione di codici obsoleti;
- migliore allineamento con gli standard europei.
Introduzione di nuove sezioni e ridefinizione delle attività esistenti
Uno dei cambiamenti più evidenti riguarda la struttura stessa della classificazione. Il numero delle sezioni, che rappresentano i macrosettori economici, è stato incrementato, passando da 21 a 22. Questo aggiornamento ha comportato una riorganizzazione significativa, in particolare nei settori digitali, tecnologici e dei servizi professionali:
1) é stata creata una nuova sezione (K) dedicata esclusivamente a telecomunicazioni, programmazione informatica, infrastrutture digitali e altre attività legate ai servizi di informazione. In precedenza, queste attività erano incluse nella più ampia sezione J, che ora è focalizzata solo su editoria, trasmissioni radiofoniche e produzione di contenuti. Questa distinzione permette di differenziare meglio i settori dell’informazione tradizionale e quelli legati alla trasformazione digitale;
2) alcune sezioni sono state rinominate e riorganizzate per riflettere più accuratamente il contenuto delle attività economiche che includono. Ad esempio, la sezione G, precedentemente denominata “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli”, ora si chiama semplicemente “Commercio all’ingrosso e al dettaglio”, mentre le attività di riparazione sono state spostate nella sezione T dedicata alle “Altre attività di servizi”;
3) il settore del commercio al dettaglio ha subito una revisione significativa: mentre in passato la classificazione si basava in parte anche sul canale di vendita (negozi fisici, ambulanti, online), nella nuova classificazione ATECO non esiste più questa distinzione. Ora il criterio principale è il tipo di prodotto venduto;
4) per il settore turistico e dell’accoglienza, sono stati introdotti nuovi codici che distinguono con maggiore chiarezza le diverse tipologie di strutture ricettive. Ad esempio, i bed & breakfast, gli affitti brevi e le case vacanza hanno ora codifiche separate.
Maggiore precisione nella classificazione delle attività economiche
Oltre alla creazione di nuove sezioni, ATECO 2025 ha introdotto nuove classi, categorie e sottocategorie, permettendo una descrizione più dettagliata delle attività. Complessivamente, il numero totale di codici è passato da 3.157 a 3.257, con un incremento significativo delle possibilità di classificazione:
1) sono stati aggiunti 1.070 nuovi codici, pensati per rappresentare in modo più efficace le attività economiche emergenti. Questo è il caso, ad esempio, di nuovi codici dedicati ai servizi digitali avanzati, alla cybersecurity, all’intelligenza artificiale e fintech;
2) in particolare, per il settore dell’economia digitale e dell’influencer marketing, sono stati introdotti nuovi codici per distinguere tra creatori di contenuti digitali, attività di pubblicità online e servizi di intermediazione digitale. In precedenza, queste attività erano spesso inquadrate in categorie generiche, creando confusione e difficoltà per gli operatori del settore;
3) il comparto della bioeconomia e della sostenibilità ambientale è stato ampliato, con nuovi codici dedicati a settori come la produzione di energia da fonti rinnovabili, la gestione dei rifiuti speciali, la produzione di biocarburanti e le soluzioni di economia circolare.
Al tempo stesso, alcune attività che in passato erano classificate in maniera troppo generica sono state suddivise in sottoinsiemi più precisi.
Ad esempio:
- nel settore manifatturiero, la produzione di prodotti chimici e farmaceutici è stata meglio articolata, per distinguere tra produzione tradizionale e quella basata su tecnologie innovative;
- nel settore dell’edilizia, sono stati introdotti codici più specifici per attività come installazione di impianti geotermici, costruzione di edifici a energia zero e lavorazioni edilizie specializzate.
Eliminazione e ridefinizione di codici obsoleti
Un altro aspetto chiave di ATECO 2025 è stata la razionalizzazione e l’aggiornamento di codici non più rappresentativi dell’attuale panorama economico:
1) sono stati eliminati 970 codici, relativi a attività ormai in declino o obsolete, come alcune tipologie di lavorazioni artigianali o attività industriali non più presenti in Italia;
2) 1.428 codici esistenti sono stati modificati, con aggiornamenti nei titoli e nelle descrizioni per renderli più chiari e coerenti con le nuove normative e con le esigenze degli utilizzatori;
3) alcune categorie sono state accorpate per ridurre la dispersione e migliorare l’efficienza del sistema di classificazione.
Migliore allineamento con gli standard europei
Un elemento chiave della revisione di ATECO 2025 è il suo allineamento con la nuova versione della classificazione europea NACE Rev. 2.1, adottata dall’Unione Europea per garantire uniformità tra i diversi Paesi membri.
Questo significa che molte attività ora seguono una struttura comune con quella utilizzata in altri Paesi dell’UE, facilitando la comparabilità statistica e l’armonizzazione normativa.
Per le imprese che operano su mercati internazionali, l’adozione di codici in linea con la normativa europea riduce il rischio di discrepanze nelle dichiarazioni fiscali e negli obblighi di reportistica internazionale.
Conclusioni
L’adozione della nuova classificazione ATECO 2025 segna un’evoluzione importante per il sistema economico italiano, rispondendo alla necessità di una rappresentazione più precisa e aggiornata delle attività produttive. La revisione introduce maggior dettaglio, nuove categorie e una migliore armonizzazione con la normativa europea, garantendo così un quadro più chiaro e strutturato per imprese e professionisti.
Questo cambiamento avrà un impatto diretto sugli adempimenti amministrativi e fiscali, rendendo fondamentale per aziende e liberi professionisti verificare la corretta attribuzione del proprio codice e adeguarsi alle nuove disposizioni. Seppur la transizione non richieda azioni immediate fino al 1° aprile 2025, sarà essenziale essere preparati per evitare problematiche nella gestione burocratica e tributaria.
ATECO 2025 rappresenta un’opportunità per migliorare l’efficienza del sistema, ridurre le ambiguità e semplificare la raccolta e l’utilizzo delle informazioni economiche. Per imprese, commercialisti e professionisti, l’aggiornamento non deve essere visto solo come un obbligo, ma come uno strumento per adattarsi meglio alle trasformazioni del mercato e alle esigenze di un’economia sempre più dinamica e interconnessa.
Approfondisci su Istat - Tavola di raccordo bidirezionale Codici ATECO 2025 - ATECO 2022, Strumenti utili
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